Page 33 - La Regia Marina nell Isole Ionie aprile 1941 - settembre 1944
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Occupazione di Corfù

            Il governatore greco delle Isole Ionie  risiedeva  a Corfù,  presidiata da un
            reggimento di fanteria su tre battaglioni di richiamati.
                  La sera del 27 aprile 1941 Supermarina, con messaggio, comunicò alla
            Forza Navale Speciale, al Comando della Squadra, a Taranto, a Brindisi e al
            Comando della Marina per il traffico con l’Albania (Maricotraf) che “da rilievi
            di ricognizioni aeree odierne si ha motivo di ritenere che presidio greco Corfù
            ha intenzione arrendersi. Est stato disposto che domattina 28 aprile Console
            Milizia Cagnoni accompagnato da due ufficiali R. Marina et otto militi si rechi
            Corfù via aerea per chiederne la capitolazione. Se la resa sarà confermata
            Comando Forza Navale Speciale procederà occupazione  isola nelle ore
            antimeridiane del 29 aprile. Saranno impiegati tre battaglioni  CC.NN. del
            Gruppo MARINO, un distaccamento spiaggia R. Marina et eventualmente un
            plotone del battaglione BAFILE. Per il trasporto e lo sbarco saranno utilizzati i
            piroscafi CRISPI, GALILEA e ARGENTINA  et sei motovelieri scelti fra
            quelli a disposizione Forza Navale Speciale. Scorteranno  la  spedizione
            Incrociatore BARI, tre torpediniere che si fa riserva di designare et due M.A.S.
                   a
            della 10  Squadriglia. La spedizione muoverà da Brindisi in modo da imboccare
                                               (9)
            Canale Nord di Corfù a giorno fatto”.
                  Seguivano notizie sulle disposizioni ai parlamentari, sugli sbarramenti e le
            rotte di sicurezza. Lo sbarco doveva  avvenire, di massima, in rada a Corfù.
            Interessavano subito precise notizie sulle difese (batterie costiere e antiaeree,
            rete dei posti vedetta, collegamenti radio  e  via  cavo). I reparti da sbarco
            dovevano avere almeno sei giorni di viveri. Appena ultimato lo sbarco, le unità
            navali dovevano rientrare a Brindisi.  Dovevano rimanere nell’isola,
            temporaneamente, il distaccamento spiaggia, i  motovelieri e i Mas, per
            disimpegnare i collegamenti locali con  Porto Edda e Goumenissa, già
            presidiate, ed estendere l’occupazione agli isolotti circostanti.
                  Il 28 aprile, precedute dai dragamine partiti da Valona, truppe italiane
            dall’Albania occuparono Corfù; il 29 aprile, alle 1225, la cisterna militare Tirso
            informò Roma di aver trasportato nell’isola 1200 soldati. Il Comando del
            Corpo d’Armata Speciale dispose il trasferimento nell’isola, al più presto, della
            divisione Acqui al completo. Il 1° maggio la cisterna militare Garigliano si portò
            da Porto Edda (Santi Quaranta) a Corfù.

                  (9) La documentazione relativa alle occupazioni  di territori e isole greche è
            contenuta nel fondo Supermarina-Scacchieri Esteri (Marimorea). Supermarina, 27, 4, 1941,
            b. 12, f. 291.

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