Page 143 - Lanzarotto Malocello from Italy to the Canary Islands
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               Mille – era più conveniente dedicarsi ai commerci che esigere gabelle da
               un vassallaggio composto da poche centinaia di famiglie.
                  Soprattutto in un momento storico nel quale i Malocello stavano assu-
               mendo cariche politiche sempre più importanti all’interno del Comune di
               Genova.
                  Proprio questa scelta di esercitare il potere all’interno della Repubblica
               di Genova, giustifica la cessione delle proprie terre (dietro adeguato paga-
               mento) in favore della città.
                  Il Nicola Russo, già sopra citato, nel 1908 elencò in circa venti pagine
               del proprio “Su le origini e la costituzione” i singoli passaggi di proprietà
               di ognuno dei quattro rami, in favore della Repubblica marinara; tuttavia
               sarebbe di scarsa utilità riportare tutti i singoli atti di trasferimento di pro-
               prietà, che potremmo, pertanto, così sintetizzare   in  ordine  cronolo-
               gico:
               1) nel 1240 unitamente alla divisione sopra riportata tra i quattro rami del-
                  la famiglia, i due fratelli Giacomo e Bonifacio (entrambi figli di Lan-
                  franco Malocello) vendono il proprio quarto al Comune di Roma;
               2) nel 1234 i due fratelli Lodixio e Tommasino (il cui nonno era Enrico
                  Malocello) vendono la propria quota a Galeotto Doria;
               3) nel 1338 Albertino Malocello (nipote di Lanfranco “Lo Paza”) vende
                  parte della propria quota ai fratelli Dorino e Raffaele Doria;
               4) nel 1340 l’altro Albertino Malocello (da non confondere con il sopra-
                  menzionato, che era invece figlio di suo fratello Egidio) vende anch’e-
                  gli la propria quota al predetto Dorino Doria;
               5) nel 1341 Giovanni e Galeotto Malocello (il cui bisnonno era Tommaso)
                  vendono la propria quota al succitato Dorino Doria;
               6) il ramo di Giacomo Malocello è quello che ha resistito più tempo sul
                  territorio di Varazze, Celle ed Albissola, poiché solo nel 1375 France-
                  sco e Damiano Malocello (padre e figlio, cioè rispettivamente nipote e
                  pronipote di Giacomo) vendono la propria quota a Genova;
               7) nel 1384 Antonio (fratello dell’ora menzionato Francesco Malocello)
                  vende anch’egli la propria quota a Genova;
               8) nel 1386/87 Ianono e Benedetto (anche loro pronipoti del sopramenzio-
                  nato bisnonno Giacomo) vendono a Genova le proprie terre di Varazze;
               9) infine Inofio e Michele (figli di Ottobono) vendono la propria quota di
                  Varazze alla città di Genova.
                  Questa stessa serie di passaggi e trasferimenti è riportata in maniera
               molto sintetica alla pagina 36 del testo di Mario Garea, Varazze, Il Fauno
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