Page 225 - Lanzarotto Malocello from Italy to the Canary Islands
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dall’Italia alle Canarie 225
La carta nautica successivamente repertoriata è anch’essa di grande in-
teresse, perché è di uno dei fratelli Pizigami e cita esplicitamente una costa
africana prospiciente le Canarie. Leggiamo l’incipit:
18 FRANCESCO PIZIGANO
1367( 12 dicembre) – Planisfero membranaceo rettangolare in due fo-
gli congiunti in uno, misura m. 1.34 x 0,90. È redatto in lingua latina e
dialetto veneziano, con caratteri semigotici. Il disegno è di colore rosso e
turchino.
Comprende: Planisfero – Europa – Coste occidentali dell’Africa fino
al C. Boiador- Parte dell’Asia- Al Nord l’oceano Atlantico – all’Est il
Mediterraneo – al Sud l’oceano Atlantico (Capo Boiador) – all’Ovest il
grande Oceano.
Le rose dei venti sono due di 16 rombi. Nella data della carta si legge:
“M.CCC.LX.VII hoc opus comproxuid FRANCISCUS PIZIGANO vene-
ciar et domnus pizigano in Venezia meffecit marcus die XII decembris”. Vi
si leggono figure di animali, di città, di Re, vessilli. Ecc.
La carta di Bartolomeo Pareto è quella più completa e recante la dizione
“Lanzarotto” con la bandiera di Genova a terra. È curiosa la descrizione
che ne viene fatta:
47 – BARTOLOMEO PARETO
1435- Planisfero membranaceo delineato a mano, misura m. 1,48 x
0,70. La dicitura è in latino con denominazioni italiane, le venti leggende
che lo illustrano sono interamente in latino. Colori usati sono rosso, verde,
azzurro, argento e oro. Trovasi in mediocre stato di conservazione, carat-
teri maiuscoli e minuscoli semigotici con inchiostro rosso e nero.
Comprende: il mondo conosciuto ai suoi tempi. I limiti sono al Nord,
Arcania (isole d’Orkney), Norvega, Livinia, Rossia – Ovest, Insulse fortu-
nate sancti Brandanay, Antillia, Rollo – Sud, Africa, Reynum Nigrorum,
Egiptum – Est Mare di Bacu (Caspio), Persia, Parthia, Mare Indicum,
Arabia Felix. L’Africa occidentale giunge al cavo di Bujedor e Madera
conserva l’antico nome d’Insulla de legname. Fra le isole Caprera e Col-
lombi s’imbarca la famosa insulla de Brasil, che per un pezzo fu la dispe-
razione degl’illustratori della Cartografia medievale.
Questo celebre lavoro cartografico del Pareto che credevasi dopo la
morte dell’abate Andrei (1830) irremissibilmente perduto venne dall’Amat
riconosciuto fra una preziosa suppellettile di ms e di libri disseppelliti da
un ripostiglio della Biblioteca Vittorio Emanuele olim del Collegio Roma-
no dei Gesuiti.

