Page 363 - Lanzarotto Malocello from Italy to the Canary Islands
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dall’Italia alle Canarie 363
landa, sebbene si-
ano evidenti anche
influenze nord-afri-
cane.
Gli studi archeo-
logici hanno dimo-
strato una struttura
sociale e politica
assai differente per
ogni singola isola;
tuttavia si può dire
che le singole isole
avevano ciascuna
una struttura mo-
narchica, sebbene
il nome indicante
la carica regale fos-
se differente: per
esempio “Guanarte-
me” a Gran Canaria
o “Mencey” a Tene- Petroglifico aborigeno. (Isola di La Palma).
rife. Non di meno il re
veniva adiuvato da membri della nobiltà, anche se sembra che quest’ultima
non fosse solamente ereditaria, poiché anche uomini semplici per meriti
personali potevano diventarlo, soprattutto se avessero sempre rispecchiato
una condotta morale illibata a cominciare dal rispetto delle leggi.
Queste ultime, in particolare, erano differenti da un’isola all’altra, tanto
che a Tenerife non era prevista la pena di morte, contemplata viceversa a
Fuerteventura ed a Gran Canaria. Le pene erano corporali e si avvicina-
vano a quelle previste per il diritto musulmano come,ad esempio il taglio
della mano per i ladri.
La giustizia veniva amministrata in forme che potremmo definire popo-
lari, non solo perché i processi si svolgevano in pubblico, ma anche perché
le giurie erano composte da cittadini eletti liberamente dal popolo.
Come in tutti i popoli, il lavoro era l’attività prevalente giornaliera e
si articolava in agricoltura di sussistenza e pastorizia. La prima, anche a
causa del clima, non era molto sviluppata e si limitava alla coltivazione di
cereali, soprattutto orzo, segale e grano, che venivano depositati in silos

