Page 109 - Lealtà e Compromissione - La Discriminazione nei Fondi Archivistici della Marina Militare - Storia, Archivi e Biografie
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INVENTARIO DELLE CARTE SULLA DISCRIMINAZIONE DEGLI UFFICIALI INFERIORI E SUPERIORI DELLA MARINA MILITARE
maggio 1947. l’Italia, visse a Kobe senza svolgere nessuna particolare oc-
Collaborazione con forze nemiche: sì cupazione; giunse a Napoli il 14 maggio 1947 con la M/n.
Aderente RSI: sì “Sestriere”.
Giudizio: mancante. Collaborazione con forze nemiche: no
Aderente RSI: no
Fasc. 311, B.11 Giudizio: reimpiegabile.
Segnatura originaria 319
1947/05/01 - 1947/09/15 Fasc. 313, B.11
6 cc. Segnatura originaria 321
Novelli Pietro 1947/03/20 - 1947/05/18
Capitano G.N. (D.M.) di complemento 5 cc.
Nato il 1897/02/04 a Ferrera Erbognona (Pavia) Carveni Giacomo
Residenza: Castel D’Agogna (Pavia) Tenente di complemento Medico
Servizio all’8 settembre 1943: Nave ausiliaria “Calatea”, Nato il 1913/10/29 a Noto (Siracusa)
Kawasaki (Kobe) Residenza: Catania
Attività dopo l’8 settembre 1943: Servizio all’8 settembre 1943: Battaglione “San Marco”,
Il 9 settembre 1943 Novelli fu fatto prigioniero dai giap- Shanghai
ponesi nel cantiere di Kawasaki (Kobe) e condotto nel cam- Attività dopo l’8 settembre 1943:
po di prigionia di Hirohata (Hyogo-ken). Il 15 luglio 1944 Il 9 settembre 1943, dopo l’autoaffondamento delle
fu trasferito con altri ufficiali nel campo per i prigionieri RR.NN. Lepanto e Carlotto nel porto di Shanghai, il te-
americani di Kosaka (Hyogo-ken) per motivi politici. Il 17 nente fu fatto prigioniero dai giapponesi e internato nella
gennaio 1945 fu rilasciato dopo aver firmato una dichiara- Caserma del Battaglione “San Marco”. Nel campo continuò
zione di non interferire o arrecare danno alle truppe giap- a svolgere la sua attività di medico. Fu liberato il 12 di-
ponesi. Il capitano era da tempo affetto da una grave malat- cembre ‘43 dopo aver firmato una dichiarazione di adesione
tia che si risolse solo a seguito di tre interventi chirurgici al Governo Fascista. In seguito, svolse l’attività di medico
svoltisi nel giugno ‘45. In seguito si occupò dei marittimi per il personale della Marina sul piroscafo “Conte Verde”
residenti a Kobe dal 15 giugno al 30 settembre 1945: Da e per gli indigenti della Colonia italiana fino al settembre
questo momento in poi, per incarico delle Autorità Ame- 1944. Lavorò al Consolato italiano a Shanghai dal settem-
ricane, si occupò dei militari italiani residenti a Kobe, nel bre ‘44 fino all’agosto 1945. Lavorò al Consolato di Svezia a
giugno dell’anno successivo si impiegò nella Forze Arma- Shanghai fino al marzo 1946; rientrò a Napoli il 14 maggio
te Americane. Giunse a Napoli il 14 maggio 1947 con la 1947 con la M/n. “Sestriere”.
M/n. “Sestriere”. Collaborazione con forze nemiche: no
Collaborazione con forze nemiche: no Aderente RSI: sì
Aderente RSI: no Giudizio: mancante.
Giudizio: reimpiegabile.
Fasc. 314, B.11
Fasc. 312, B.11 Segnatura originaria 322
Segnatura originaria 320 1947/04/19 - 1947/09/16
1947/04/19 - 1947/09/15 6 cc.
6 cc. Cazzato Luigi
Scopinich Ermanno Tenente S.M.
Sottotenente di Vascello di complemento Nato il 1896/09/23 a Presicco (Lecce)
Nato il 1912/11/22 a Pola Residenza: La Spezia
Residenza: Gemona del Friuli (Udine) Servizio all’8 settembre 1943: Nave Ausiliaria “Calitea”,
Servizio all’8 settembre 1943: R.N.A. “Calitea”, Kobe Kobe (Giappone)
(Giappone) Attività dopo l’8 settembre 1943:
Attività dopo l’8 settembre 1943: Il 9 settembre 1943 la nave “Calitea” fu autoaffondata a
Il 9 settembre 1943 in seguito all’autoaffondamento della seguito dell’ordine del comandante, il tenente fu fatto pri-
“Calitea” Scopinich fu fatto prigioniero dai giapponesi e gioniero di guerra e rinchiuso nel campo di Hirohata in-
internato con tutto l’equipaggio, anche quello del piroscafo sieme a tutto l’equipaggio della “Calitea” e del piroscafo
“Carignano”, nel campo di Hirohata. Il 15 luglio 1944, “Carignano”. Il 15 luglio 1944 fu liberato dopo aver firma-
dopo aver sottoscritto una dichiarazione che lo impegnava to un impegno a non provocare atti ostili nei confronti dei
a non compiere atti ostili di guerra nei confronti dei giap- giapponesi. Fino al suo rimpatrio nel 1947 visse a Kobe,
ponesi, fu liberato. Da quel giorno fino al 15 giugno 1945 si occupò dell’amministrazione del personale militare resi-
prestò servizio presso l’Ambasciata d'Italia a Tokyo. Dopo dente in quella città fino al 30 settembre 1945. Dopo tale
aver concluso il suo servizio a Tokyo, fino all’imbarco verso data si mantenne con lavori saltuari. Giunse a Napoli il
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