Page 138 - STORIE DI FRANCOBOLLI - LE FORZE ARMATE ITALIANE
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autonoma, lo sviluppo dell’aviazione conosce in Italia e nel mondo un
nuovo impulso: l’aeroplano incarna perfettamente il modello di mo-
dernità, eroismo, capacità di imprese assolute, che divenne anche stru-
mento di propaganda del regime fascista. E così, nel 1925, Francesco De
Pinedo e il motorista Ernesto Campanelli volano per 55.000 chilometri,
da Sesto Calende, sul Lago Maggiore, fino a Melbourne, a Tokyo e poi a
Roma. Due anni dopo, De Pinedo, Carlo Del Prete e Vitale Zacchetti
compiono una crociera di 46.700 chilometri sul percorso Elmas-Porto
Natal-Rio de Janeiro-Buenos Aires-Asunciòn-New York-Terranova-Li-
sbona-Roma. Nel 1926 e nel 1928 le imprese del colonnello Umberto
Nobile al Polo Nord, con l’esaltante successo del dirigibile Norge e la
grande tragedia del dirigibile Italia, segnano, in soli due anni, prima
l’epopea e poi l’inesorabile declino del “più leggero dell’aria”. Si fa
strada, intanto, il progetto dei lunghi raid collettivi, di cui è sostenitore
Italo Balbo, prima Sottosegretario e successivamente Ministro dell’Ae-
ronautica. La prima impresa è la crociera del Mediterraneo Occidentale
(26 maggio – 2 giugno 1928) realizzata da una formazione di 61 idro-
volanti da Orbetello alla penisola iberica e ritorno. L’anno seguente,
dal 5 al 19 giugno, è la volta del Mediterraneo Orientale: 35 idrovo-
lanti toccano Taranto, Atene, Istanbul, Varna, Odessa, Costanza, rien-
trando infine ad Orbetello. Qui, nel 1930, hanno inizio i preparativi
per la prima traversata dell’Atlantico in formazione, fino al Brasile.
- Idrovolante da corsa Macchi M.39 vincitore della Coppa Schneider edizione 1926
- Il raid Roma-Tokyo del 1920. Entusiasti festeggiamenti per l'arrivo di Arturo Ferrarin
- Spedizione Polare 1928 - Baia del Re - Svalbard - 09.05.1928 - L'Italia esce
dall'hangar per il volo di prova
L’impresa è guidata da Balbo, dal 17 dicembre 1930 al 15 gennaio - Attività di manutenzione di un Tornado durante la Guerra del Golfo nel 1991
1931, giorno in cui i trasvolatori arrivano a Rio de Janeiro. Il suc-
cesso ottenuto lancia il progetto analogo con cui celebrare il decen-
nale della costituzione della Forza armata: la trasvolata
dell’Atlantico fino agli Stati Uniti. Il 1° luglio 1933 una formazione altre ardimentose imprese arricchiscono il già blasonato albo d’oro
di 24 idrovolanti S.55X, comandata dal Balbo, decolla da Orbetello della Regia Aeronautica: i primati di durata, distanza, velocità, al-
per raggiungere New York diciotto giorni più tardi. È un successo tezza, volo senza scalo, volo rovescio sintetizzano il grande valore
incontenibile, nella patria dell’aviazione, una folla esultante at- dell’aviazione italiana.
tende i piloti italiani che sfilano trionfalmente per le strade di Bro- Con l’entrata in guerra dell’Italia, il 10 giugno del 1940, la Regia
adway. Le crociere di massa, risultato di una preparazione seria e Aeronautica giunge al conflitto già provata dalla guerra d’Etiopia
meticolosa segnano il passaggio dal periodo pionieristico del- e dalla partecipazione alla guerra di Spagna. Complessivamente
l’aviazione a quello moderno, dove il volo cessa di essere espres- la Forza armata dispone di circa 3000 velivoli, di cui solo due
sione dell’iniziativa individuale per diventare il prodotto di terzi efficienti e di pronto impiego, spesso con caratteristiche di
un’accurata programmazione. Anche a cavallo tra le due guerre, volo e armamento inferiori a quelle degli aerei alleati e avversari.
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