Page 96 - STORIE DI FRANCOBOLLI - LE FORZE ARMATE ITALIANE
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Costruzioni navali Emissione 1979 lestimento. Quando le due Unità vennero completate si imposero generali dello scafo di tali unità ma con caratteristiche operative
all’ammirazione di tutte le Marine del mondo: i francesi diranno
molto superiori, per essere l’asse portante del componente sommer-
“L’Italia ha ultimato la Duilio che è la più forte macchina da guerra gibilista italiano degli anni Ottanta. Il Sommergibile Carlo Fecia di
che l’arte navale abbia creato”; il senatore statunitense Bonjean Cossato, prendeva il nome da un illustre comandante di sommergibili
ammonì in una seduta “La sola Duilio della Marina italiana po- che si era distinto durante la Seconda guerra mondiale, fu conse-
trebbe distruggere tutta la nostra flotta”; infine, gli inglesi di- gnato alla Marina il 5.11.1979; si trattava di una costruzione all’avan-
ranno, a denti stretti e per bocca dell’ammiraglio Robinson, guardia della tecnica del tempo, garantiva un’elevata efficacia
In questa serie vengono proposte due importanti co- da quattro enormi cannoni ad avancarica Armstrong “l’Italia ha la sua antica squadra corazzata composta di navi di se- operativa grazie ad un avanzato sistema di combattimento dotato
struzioni realizzate dai cantieri navali italiani la co- da 450 mm in due torri binate, che potevano sparare cond’ordine ma ne ha due super potenti il Duilio e il Dandolo”. di moderni sensori di scoperta, ai suoi sei tubi lanciasiluri (arma-
razzata Dandolo (1876-1928) e il sommergibile “Carlo proiettili di 915 kg (il peso di un’utilitaria!). Il suo po- Quasi 150 anni fa gli Arsenali Marittimi Navali italiani, creati bili con siluri pesanti italiani A-184) e alla capacità di raggiungere
Fecia di Cossato” (1979- 2005). deroso motore da 7710 CV imprimeva alla nave la sen- dopo l’unificazione del Paese, erano già in grado di realizzare navi una velocità di 20 nodi in immersione. Lo sviluppo di questa
Le corazzate Dandolo e la gemella Duilio furono realiz- sazionale, per quei tempi, velocità di 15 nodi. Quando all’avanguardia nel mondo. classe ha portato ad impostare, seppur con successive migliorie
zate tra il 1873 e il 1882 su di un innovativo progetto il Duilio, prima della classe ad essere realizzata, era tecniche apportate ai progetti di base, i sommergibili Pelosi e Prini
dell’ispettore del Genio Navale Benedetto Brin. La co- prossima al varo, nel maggio del 1876, molti avevano Quando alla fine degli anni Sessanta i sommergibili della classe appartenenti alla III Serie e Gazzana-Priaroggia e Longobardo della
razzata Dandolo aveva dimensioni enormi per l’epoca, dubbi sulla sua galleggiabilità e qualcuno affermò “Toti” erano in avanzato stato di allestimento, la Marina Militare de- IV serie che rappresentano tuttora un nucleo importante della
- La corazzata Dandolo mentre attraversa,
in ingresso, il canale navigabile di Taranto dislocando 12.000 tonnellate, con uno scafo in ferro “non riusciranno nemmeno a vararla”. Eppure, in un cise di dare il via al progetto di un tipo di battello di grande disloca- flotta sommergibili italiana.
- Sommergibile Carlo Fecia Di Cossato in lungo 109 mt e dotato di una rivoluzionaria corazza- tripudio di bandiere tricolori, la nave scivolò maesto- mento: la classe “Sauro”. Vista la buona riuscita dei “Toti”, venne Il costante processo di adeguamento della flotta subacquea al-
navigazione in superficie tura. Disponeva di un armamento principale costituito samente in mare dagli scali e iniziò regolarmente l’al- deciso di mantenere nel nuovo progetto le stesse caratteristiche l’evoluzione degli scenari di impiego è stato assicurato negli anni
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