Page 140 - La rappresentazione della Grande Guerra nel concorso della Regina Elena del 1934
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138 LA RAPPRESENTAZIONE DELLA GRANDE GUERRA NEL CONCORSO DELLA REGINA ELENA DEL 1934
CARLO GALLARDI
Vercelli, 1885 – Hermada, 22 agosto 1917
Carlo Gallardi fu uno dei tanti militari italiani che visse l’esperienza della Grande Guerra con un profondo senso del dovere,
come un impegno intenso da assolvere con coscienza e dedizione. Allo scoppio del conflitto, ormai trentenne, benché fosse
adibito a lavori d’ufficio nel suo antico 53° Reggimento della Brigata Umbria nel quale aveva prestato il servizio militare nel
1904, scelse di condividere appieno il grave momento del Paese e chiese di essere inviato sulla linea del fuoco. Così, nel 1916,
abbandonò l’attività giornalistica nel combattivo quotidiano liberale della provincia di Vercelli La Sesia, diretto dal padre Er-
menegildo e nel periodico La bandiera d’Alba, di cui era collaboratore. Dopo un breve corso di addestramento a Brescia con
la 270^ Compagnia mitraglieri Fiat, fu inviato sul Carso nella zona di Doberdò dove era schierata la sua unità. Dal novembre
prese parte ai combattimenti che si svolsero in quel tratto del fronte tanto tormentato o, come scriveva a casa, “in mezzo a
un bel pandemonio” a Oppacchiasella, al Timavo, a Castagnevizza e a Monfalcone, dimostrando coraggio e calma. Fu pro-
mosso sottotenente per merito di guerra grazie all’alto spirito combattivo dimostrato. Il 22 agosto 1917, nel corso dell’un-
dicesima battaglia dell’Isonzo al comando della 3^ Sezione della Compagnia mitraglieri, durante un violento contrattacco
che aveva sorpreso il nemico costringendolo a ripiegare, fu colpito a morte e cadde riverso sulla sua mitragliatrice. Carlo
Gallardi ha lasciato una toccante testimonianza della sua esperienza di guerra in numerosi scritti pubblicati sul quotidiano
La Sesia e raccolti dopo la sua morte nel volume Da Nova Vas ai piedi dell’Hermada.
MONTE HERMADA, 22 AGOSTO 1917, UNDICESIMA OFFENSIVA DELL’ISONZO
Combattere fino allo stremo
Nel corso dell’undicesima battaglia dell’Isonzo, alle pendici del Monte Hermada, il 22 agosto la 3^ Sezione della 270^ Com-
pagnia mitraglieri – al comando di Carlo Gallardi – della Brigata Salerno, era impegnata in una vigorosa azione di contrattacco
contro la formidabile linea di Flondar. Le unità nemiche, in un primo momento colte di sorpresa, furono costrette a ripiegare,
ma poi contrattaccarono il fronte italiano con un intenso fuoco e, malgrado uno straordinario impegno delle nostre fanterie,
ripresero il terreno perduto. Carlo Gallardi non volle arrendersi e allo scoperto, al di fuori della trincea, continuò per lungo
tempo a tener testa alla furia del nemico. Si fermò soltanto quando, colpito a morte, crollò sulla sua mitragliatrice.