Page 208 - La rappresentazione della Grande Guerra nel concorso della Regina Elena del 1934
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            281° FANTERIA ALLA GRAVE DI PAPADOPOLI

            GRAVE DI PAPADOPOLI, 24 OTTOBRE - 4 NOVEMBRE 1918, LA BATTAGLIA DI VITTORIO VENETO

            Una Caporetto irreparabile per il nemico

            Il 24 ottobre 1918 l’Esercito Italiano sferrò dal Grappa al Piave l’offensiva finale contro l’esercito austro-ungarico. Il 281°
            Reggimento della Brigata Foggia, schierata sulla destra del Piave all’altezza delle Grave di Papadopoli, iniziò quello stesso
            giorno il passaggio del fiume, occupò l’isolotto di Caserta che successivamente dovette abbandonare a causa del progressivo
            innalzamento delle acque. All’alba del 26 ottobre, riusciti in parte i tentativi di gettare i ponti sulla impetuosa corrente del
            fiume, il Reggimento, occupata nonostante una forte resistenza degli austro-ungarici la piccola isola delle Grave, sino allora
            una sorta di terra di nessuno, riuscì finalmente a consolidarsi sulla sinistra del Piave. Da lì procedette in avanti sempre aspra-
            mente contrastato dagli austriaci che resistevano sulle loro posizioni difensive. Solo dopo che le unità italiane ebbero preso
            il controllo dell’abitato di San Polo di Piave, il nemico, ormai demoralizzato, iniziò una disordinata ritirata. Il 281°continuò
            allora la marcia verso i fiumi Livenza e il Tagliamento che raggiunse e superò all’altezza di Codroipo dove fu fermato dal-
            l’annuncio dell’armistizio. Per il valoroso comportamento tenuto, la bandiera del 281° Reggimento fu decorata con la Medaglia
            d’Argento al valor militare.
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