Page 240 - La rappresentazione della Grande Guerra nel concorso della Regina Elena del 1934
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238 LA RAPPRESENTAZIONE DELLA GRANDE GUERRA NEL CONCORSO DELLA REGINA ELENA DEL 1934
VENEZIA, BACINO DI SAN MARCO, 23 MARZO 1919
ENTRATA A VENEZIA DELLA FLOTTA AUSTRIACA PREDA DI GUERRA
“Come più non esiste l’esercito la flotta imperiale non esiste più”
Nel bacino di San Marco, dopo aver lasciato il porto di Pola, entrarono le navi dell’Imperiale Regia Marina austro - ungarica
ormai sconfitta. Per prima la corazzata Tegetthoff, poi la nave da battaglia Erzherzog Franz Ferdinand, costruita nel cantiere
navale di Trieste, seguita dall’incrociatore Admiral Spau, insieme con molte altre unità: cacciatorpedinieri e sommergibili. Il
loro arrivo doveva coincidere con l’anniversario della cacciata degli austriaci da Venezia avvenuta il 22 marzo 1848 durante
la Prima guerra d’Indipendenza nazionale, ma il maltempo rese necessario il rinvio di un giorno. L’evento rappresentava il
premio che l’Italia conferiva alla città lagunare per l’intrepida resistenza nel corso dei tre terribili anni di guerra, un tributo
alla Regia Marina, una grande celebrazione in ricordo di tutti i marinai scomparsi in mare, dei piloti degli idrovolanti, degli
aerei e dei dirigibili che non erano più tornati, caduti nella difesa dell’Alto Adriatico. Di fronte al cacciatorpediniere Audace
su cui era imbarcato il re Vittorio Emanuele III, la stessa nave che aveva portato a Trieste ormai italiana il generale Petitti di
Roreto governatore del Friuli-Venezia Giulia, sfilarono, senza bandiere in segno di resa, le navi austriache, tra il suono disteso
delle campane delle chiese e delle sirene di tutte le altre imbarcazioni, tra il tripudio, i canti e le invocazioni della folla am-
massata sulle rive.