Page 236 - La rappresentazione della Grande Guerra nel concorso della Regina Elena del 1934
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234 LA RAPPRESENTAZIONE DELLA GRANDE GUERRA NEL CONCORSO DELLA REGINA ELENA DEL 1934
ALBERTO RIVA VILLASANTA
Cagliari, 20 agosto 1900 – Paradiso di Pocenia, 4 novembre 1918
Figlio di Giovanni, maggiore della Brigata Sassari, caduto nel 1916 sull’Altopiano di Asiago e decorato con due Medaglie
d’Argento, fuggì da casa a 17 anni per arruolarsi nell’ottobre 1917 nel 90° Fanteria della Brigata Salerno. Scoperta la sua
giovane età, fu inviato a un corso di allievi ufficiali presso il comando della 3^ Armata e, ottenuto il grado di aspirante, entrò
in servizio nell’8° Reggimento della 23^ Divisione Bersaglieri dove fu promosso sottotenente. Al comando di un’unità di
arditi del suo Reggimento si distinse nella battaglia del Solstizio quando con i suoi bersaglieri prese parte all’occupazione del-
l’isola Caserta sul Piave tra il 15 e il 16 agosto 1918. Per il valore dimostrato nel corso delle operazioni fu decorato con una
Medaglia d’Argento. Nelle ultime ore di guerra il suo reparto fu impegnato nell’inseguimento delle truppe nemiche in ritirata
nella zona di Torsa in Friuli in prossimità del trivio di Paradiso di Pocenia. Il giovane sottotenente alla testa dei suoi uomini
si lanciò così all’attacco per eliminare le ultime sacche di resistenza da parte dei cecchini barricati nelle case del paese. Mezz’ora
prima della fine dei combattimenti, fissati alle ore 15 del 4 novembre 1918, Alberto Riva Villasanta, colpito al viso da un
proiettile di mitragliatrice, fu uno degli ultimi militari caduti della Grande Guerra. L’episodio della sua morte è ricordato nel
basamento del monumento al Bersagliere che sorge a Roma a Porta Pia. Alla sua memoria Vittorio Emanuele III Motu proprio
concesse la Medaglia d’Oro al valor militare.
PARADISO DI POCENIA, UDINE, 4 NOVEMBRE 1918, LA BATTAGLIA DI VITTORIO VENETO
Alle tre del pomeriggio tutti avranno salva la vita
Alle prime luci del 4 novembre 1918 giunse dal Comando Supremo la notizia attesa da tanti mesi, un ordine che fermò il
cuore dei combattenti: alle ore tre del pomeriggio si sarebbero interrotte le ostilità, alle tre del pomeriggio si sarebbero
deposte le armi, alle tre del pomeriggio la guerra sarebbe finita. Fino a quell’ora, tuttavia, le truppe italiane avrebbero dovuto
continuare a combattere e a avanzare cercando di spingersi il più possibile a est. Così gli arditi dell’8° Reggimento Bersaglieri,
guidati da Alberto Riva Villasanta, che si trovavano a Torsa, al trivio di Paradiso di Pocenia, dove le truppe nemiche dietro
una selva di mitragliatrici opponevano l’ultima resistenza, si lanciarono all’attacco, anche se mancava meno di un’ora alla
fine del conflitto. Uno degli ultimi colpi esplosi in quella guerra raggiunse il giovanissimo ufficiale Riva Villasanta alla
bocca e gli troncò la vita.

