Page 232 - La rappresentazione della Grande Guerra nel concorso della Regina Elena del 1934
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            COMANDO DELL’8^ ARMATA, 26-28 OTTOBRE 1918, LA BATTAGLIA DI VITTORIO VENETO

            È l’Italia che l’ordina. Noi dobbiamo ubbidire

            Fu il ligure Enrico Caviglia, comandante dell’8^ Armata, la punta d’acciaio dello schieramento alleato, a guidare le truppe
            italiane nella battaglia conclusiva e a portare il tricolore a Vittorio Veneto. L’impresa chiuse definitivamente i quarantun mesi
            di guerra, rese vani i tentativi dell’Austria-Ungheria di uscire dal conflitto prima di essere militarmente sconfitta, e di fatto
            costrinse anche la Germania a capitolare una settimana dopo. Tutti guardavano al Piave: da due giorni le acque tumultuose
            del fiume rendevano difficile o addirittura impossibile gettare i ponti per il passaggio delle due divisioni d’assalto che dovevano
            sferrare l’attacco decisivo. Il giorno di svolta fu il 28 ottobre: il generale rivolse il suo ordine del giorno alle unità che si ap-
            prestavano a riconquistare i territori invasi dal nemico un anno prima: il destino della nazione dipenderà dalla fermezza e dal
            fervore di cui saranno capaci nelle prossime 24 ore gli animi nostri… È l’Italia che l’ordina. Noi dobbiamo ubbidire. Gli uomini dell’8^Armata
            non tradirono le aspettative di tutta la nazione: alle ore 9 del 30 ottobre, a Caviglia giunse la notizia che la città di Vittorio,
            da allora in poi Vittorio Veneto, era stata liberata dalle truppe italiane: la disfatta degli austriaci, iniziata il 28, resa inevitabile
            il 29, si concluse il 30 con la catastrofe.
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