Page 84 - La rappresentazione della Grande Guerra nel concorso della Regina Elena del 1934
P. 84
82 LA RAPPRESENTAZIONE DELLA GRANDE GUERRA NEL CONCORSO DELLA REGINA ELENA DEL 1934
MONTE SAN MICHELE, 29 GIUGNO 1916, CONTRATTACCO DEL 19° REGGIMENTO FANTERIA
L’apocalisse dei gas asfissianti
29 giugno 1916: un giorno tragico per le armi italiane sul Monte San Michele, un rilievo del Carso a pochi chilometri da Go-
rizia. Qui fu lanciato per la prima volta sul fronte italiano un attacco con i gas asfissianti contro le posizioni tenute dal 19°
Reggimento di fanteria della Brigata Brescia. Alle prime luci del mattino si alzarono in cielo dalle trincee nemiche dei razzi
gialli: era il segnale convenuto per gli austro-ungarici che aprirono circa 6000 bombole contenenti una miscela di cloro e fo-
sgene. Le nubi giallo-verdi dei gas, sospinti dal vento, calarono sulle trincee di prima linea occupate dai militari italiani appena
sotto la cima del San Michele, provocando morte e sgomento. L’impatto con la nuova micidiale arma fu devastante: alcuni
dei reparti del Reggimento furono completamente annientati e complessivamente furono messi fuori combattimento 1200
uomini di cui 32 ufficiali. Benché decimate, le unità italiane, superato il primo momento di sbandamento, seppero reagire
con vigore: appoggiate dalle batterie che dalla pianura aprirono un fuoco preciso ed efficace, si riorganizzarono e, con un
furioso ritorno offensivo, contrattaccarono. Nel pomeriggio furono riconquistate le posizioni perdute.
Nella pagina a fianco:
Pino Stampini, 19° Reggimento Fanteria, xilografia
Un gruppo di fanti del 19° Reggimento, sul viso un’improvvisata protezione, si getta rabbiosamente contro gli austro-ungarici che scendono per
conquistare le trincee italiane indossando le maschere contro i gas che hanno appena lanciato. In primo piano i volti stravolti e agonizzanti dei
militari asfissiati; in alto il combattimento si trasforma in furiose, violenti mischie. A destra un’immagine paradigmatica della tragica durezza
dello scontro: un soldato italiano sta per trafiggere con il pugnale un austriaco che brandisce la mazza chiodata con cui venivano finiti i militari
italiani colpiti dai gas.