Page 405 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
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COUA!lO!lAZIONE DOPO L'AllMISTIZIO 371
delle Forze Armate del Regno. oltre ad una serie di sottocommissioni riguardanti
questioni di dettaglio C6l.
In quel momenro la Regia Marina, pur dopo le razzie germaniche nei porci
del centro-nord, rappresentava la Forza Armata nazionale più compatta o meno
dispersa, disponendo ancora di 5 corazzare, 9 incrociacori, 33 era cacciatorpedi-
niere e torpediniere. 19 corverre, 36 sommergibili e 41 morosilurand, oltre al reg-
gimenro "San Marco" e a parre dei mezzi d'assalro . .l compiti ad essa assegnati
dagli. alleati subirono con il tempo un progressivo ampliameoro, a sua volra deter-
minato dall'aumenraca fiducia nei nostri confronti e dalla dilatazione degli impe-
gni bellici anglo-americani. In pratica vennero utilizzate quasi rum~ le navi sopra
elencare, con la sola eccezione delle corazzare che, anche per mancanza di obiettivi
proporzionati alle loro peculiari caratteristiche, furono mantenute a Malca fino al
giugno 1944 (lwdrta Doria, Caio D11ilio e Giulio Ctsart l o nell'ioter.namenro del Gran
Lago Amaro nel canale di Suez (Italia e Vittorio Veneto).
!n generale l'arrività bellica delle unirà italiane in regime di cobelligeranza non
fu caratterizzata da episodi di particolare risonanza, dal momento che le forze na-
vali tedesche allora concrasrabi.li nel Mediterraneo erano rappresentare solranro da
morosiluranti e sommergibili. Comunque, accanto a questa attività ufficiale, non
può essere dimenticato il concribuco di molti nosrri marinai alla Resistenza, anche
se questo argomento esula dalla presente trattazione m.
In sincesi, il principale impegno della Regia Marina rra il 13 ottobre 1943
e la fine del conflittO in Europa (8 maggio 1945) risultò quello concerneme IJi scor·
ta di convogli na:zionali ed alleaci era la penisola, Malta e i porci nordafricani, che
comportò la protezione di ben 10 743 piroscafi con la percorrenza di 763 816 mi·
glia. lnolrre, le unirà italiane che efferruarono quesro servizio di scorra vennero so·
veme impiegare anche nel diretto trasporto di. urgenti materiali e di personale, con
un'aggiunriva (Qperrura. di alrre 761 303 miglia CS>.
Le navi italiane eseguirono alrresì alcune missioo.i speciali, consistenti nello
sbarco c nel recupcro di informatori e sabotat:Ori sulle coste coocrollare dai tede-
schi, nonché vigilanza antisommergibile, attività addestrati va in collaborazione con
gli alleati e ripetute azioni dj dragaggio, che da sole comportarono la percorrenza
dj 325 000 miglia.
Un discorso a parre meritano le operazioni dei mezzi d'assalco italiani, che
agirono insieme a quelli inglesi. Degni di nora furono al proposiro l'attacco alla
base della Spezia del 22 giugno 1944, che portò all'affondamento dell'incrociatore
pesame Bolzano, rimasco sorto conrrollo dei nazi-fascisri, e il forzamento del porto
di Genova del 19 aprile 1945, avence per bersagl.io l'incompleta portaerei Aquifa<9>.
Da parte sua il reggimemo "San Marco" operò sul fronre rerresr:re di Cassino
ai primi di aprile 1944 e partecipò poi all'offensiva finale a.lleara sul fronte roma-
gnolo nell'aprile 1945.
Infine, un'attività senza precedenti venne espletata da unirà da guerra italjaoe
nell'Oceano Adantico, dove ua il novembre 1943 e il marzo 1944 gli incrociatori