Page 233 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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                      La guerra poteva proseguire soltanto se si trasformava in una vera guerra
                   nazionale  (mobilitazione  popolare  nel  regno  di  Sardegna;  coinvolgimento
                   ancora più massiccio dei volontari italiani e degli Stati, dalla Toscana a Parma,
                   da Modena alla parte emiliano-romagnola dello Stato Pontificio, che si erano
                   liberati dei loro legittimi sovrani; deciso appoggio ai progressisti ungheresi
                   ecc. allo scopo di far conflagrare il multinazionale impero asburgico), uno
                   scenario da apprendista stregone che non poteva che mettere i brividi ai due
                   sovrani alleati. Napoleone III e, nella sua scia, Vittorio Emanuele II tirarono
                   le logiche conseguenze di tutto ciò e a Villafranca decisero di chiudere la
                   partita.
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