Page 3 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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Presentazione
XIX secolo secolo è stato il secolo durante il quale il patrimonio ideale
Il della Rivoluzione francese – fine della società di ordini, affermazione del
ceto borghese, sviluppo e diffusione delle idee liberali – si è esteso in Europa,
pure in maniera difforme, promuovendo lo sviluppo di movimenti politici
liberal-democratici che hanno lottato per la realizzazione dello Stato naziona-
le come rappresentazione concreta dell’idea di nazione. La libertà dei popoli
prefigura le più ampie libertà di una rappresentanza politica liberamente
scelta attraverso l’identificazione di una cultura, di una lingua, di comuni
tradizioni e di un territorio specifico.
La nota frase di Vittorio Emanuele II “non possiamo rimanere insensibili al
grido di dolore che da tante parti si leva verso di noi”; il rientro di Garibaldi
– incaricato di organizzare un corpo di volontari (Cacciatori delle Alpi) anche
con l’arruolamento di fuoriusciti dal Lombardo-Veneto sotto sovranità
austriaca – inducono il governo di Vienna a dichiarare guerra (ultimatum del
29 aprile 1859) al Piemonte. E’ l’occasione che Cavour attende – e che ha
contribuito a provocare – per rendere operativi gli accordi di Plombières,
stipulati segretamente con Napoleone III nel 1858, per i quali in cambio di
alcune concessioni (Nizza, Savoia, ecc.) la Francia sarebbe intervenuta a
fianco del Piemonte in caso di aggressione dell’Austria.
La partecipazione alla guerra di Crimea (1855) e ai lavori per la pace
(Congresso di Parigi, 1856) avevano consentito al Piemonte di inserirsi (a
fianco della Francia e dell’Inghilterra) nella grande politica europea così
come le riforme liberali in politica interna avevano fatto di Torino la capitale
di tutti coloro che lottavano, in varie parti d’Italia, per la realizzazione di uno
Stato nazionale indipendente.
Il 12 maggio 1859 Napoleone III assunse il comando supremo delle operazio-
ni.
I fatti d’arme volgono quasi subito a favore degli alleati ma il 6 luglio
Napoleone III impone l’armistizio che diviene esecutivo l’8
trasformandosi l’11 luglio nei preliminari della pace di Villafranca conferma-
ti dal trattato di pace di Zurigo (10-11 novembre 1859) con la quale l’Austria