Page 349 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
P. 349
Tre Marine “neuTrali” in Tirreno nel 1860 349
come a Napoli con la presenza della formidabile Squadra francese, i Britannici
seppero mantenere di fatto la direzione ed il controllo degli avvenimenti con
grande tatto e constante coordinamento con il proprio efficientissimo Corpo
Diplomatico.
In conclusione le operazioni inglesi non portarono ne a sbarchi di Marines
con possibili conseguenze negative e possibili confronti in armi sempre da
evitare, ne ad uso delle artiglierie di bordo, se non per un numero veramente
cospicuo di salve di saluto, che hanno in un certo modo sottolineato gli avve-
nimenti principali del periodo. Siamo quindi nuovamente davanti ad un inte-
ressante esempio storico che conferma il noto aforisma attribuito a Cromwell,
a-man-of-war is the best ambassador.
la flotta franceSe in tirreno nel 1860
Come abbiamo già accennato nei precedenti paragrafi altre due Marine
sono state co-protagoniste della Royal Navy negli avvenimenti che hanno
fatto da sfondo all’impresa dei Mille. Si tratta della Marina Imperiale
Francese e della Reale Marina del Regno di Sardegna.
In modo molto sintetico cercheremo di illustrane l’attività in quel fatidico
1860.
Le Forze Navali di Napoleone III erano reduci vittoriose dalla Guerra di
Crimea , dove si era illustrato quale brillante comandante il giovane contram-
miraglio Adelbert Le Barbier de Tinan, che per le sue doti era stato creato
dall’Imperatore comandante della Squadra del Levante. Promosso
Viceammiraglio nel 1855 ritroviamo il de Tinan comandante in capo dell’
Escadre d’évolution de la Méditerranée e con questo titolo e con un reparto
navale di una ventina di moderni vascelli e fregate a vapore si presenta sulle
coste del Regno delle Due Sicilie per garantire un appoggio consistente alla
politica estera del suo Paese.
Il de Tinan è per grado il più anziano degli ammiragli presenti nella rada
di Palermo nei giorni della rivolta e dovrebbe per vecchia consuetudine nava-
le assumere la direzione delle operazioni di tutte le unità da guerra “neutrali”
per proteggere i cittadini stranieri e tentare una pacificazione tra le forze in
lotta. Come abbiamo visto sarà però l’inglese Mundy che assumerà di fatto
questo importantissimo ruolo e, a nostro giudizio, la spiegazione è facile: il
britannico era un esponente della Royal Navy e godeva quindi di una invidia-
bile posizione di superiorità marittima che la Marina Francese non aveva
ancora riguadagnato dopo le guerre napoleoniche. Un altro aspetto che non
va trascurato è nella figura stessa dell’ammiraglio francese, che provenendo