Page 6 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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6 il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso
Non voglio fare altre considerazioni sui temi del congresso, che saranno ma-
teria di interventi ben più importanti. Ritengo invece opportuno fornire breve-
mente qualche elemento sull’impostazione dell’attività che ci apprestiamo ad
iniziare.
Come avrete visto dal programma, nei due giorni di lavori sono previste ven-
ticinque relazioni, i cui autori provengono da una decina di atenei nazionali e
istituti di livello universitario, nonché dagli Stati Maggiori di tutte le Forze Ar-
mate, dai Comandi Generali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, dalla Po-
lizia di Stato, dal Corpo Militare della Croce Rossa. Ci saranno anche interventi
di colleghi francesi, austriaci e canadesi.
Le sessioni di lavoro in cui sono state concettualmente accorpate le relazioni
prevedono oggi due sessioni dedicate a:
- una visione internazionale dell’evolversi del conflitto sui diversi fronti, com-
prese aree, come il Medio Oriente e i Balcani, dove si crearono situazioni i
cui riflessi sono avvertiti ancora oggi, e che tratta anche della sempre maggio-
re brutalità assunta dagli eventi bellici;
- alcune prospettive sui servizi d’informazione, che in un conflitto di tali dimen-
sioni e complessità dovettero svilupparsi per soddisfare esigenze sempre più
ampie e che comprenderà una relazione del collega francese Col. Lahaie sulle
capacità dell’Intelligence francese a cavallo della battaglia di Verdun;
domani, tre sessioni, rivolte a:
- gli aspetti tecnico - militari che caratterizzano l’evoluzione della guerra e dei
connessi sviluppi tattici e strategici. Su tale materia potremo ascoltare anche
il punto di vista da parte austro ungarica, a cura del Col. Ortner;
- le implicazioni del conflitto sul fronte interno nei rapporti tra vertici politici e
militari, nelle relazioni con il mondo scientifico rintracciabili sul piano archi-
vistico, nell’impulso allo sviluppo della medicina;
- a una serie di case studies, rivolti ad alcuni temi di particolare interesse, come
le operazioni da Suez alla Terra Santa, la trasformazione della guerra italiana
sula mare, la guerra dell’Impero ottomano, e l’attività nel 1916 del British
expeditionary Force, che sarà illustrata da parte del prof. Sica del Royal Mi-
litary College of Canada.
È quindi un programma intenso, che pur non avendo la pretesa di essere esau-
stivo di argomenti così complessi, potrà fornire molti spunti da approfondire.
Prima di terminare il mio breve intervento, desidero però evidenziare che
questo progetto non avrebbe potuto essere realizzato senza il concreto e ampio
supporto che abbiamo ricevuto e che ritengo doveroso menzionare.
Innanzitutto, rappresento che anche questo congresso nasce da una preziosa
e consolidata collaborazione accordataci da importanti atenei nazionali, come
l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dalla quale proviene il Prof.
De Leonardis, Presidente della Commissione Internazionale di Storia Militare,

