Page 281 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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III SeSSIone - La condotta deLLa guerra: daLLa tradIzIone aLL’InnovazIone  281



             L’Ortigara: le innovazioni tattiche austro-ungariche


             Prof. Paolo PoZZAto *



                  8 ed il 9 giugno 1916 sul nodo delle
             L’Melette si infrangeva l’ultima ondata
             offensiva di quella che gli italiani avrebbe-
             ro ricordato con il termine tedesco di “Stra-
             fexpedition”.  La pianura,  che dalla  cima
             del Fior come da quella del Castelgomber-
             to appariva illusoriamente vicina, davvero
             a portata di mano, nascondeva in realtà la
             crudele  disillusione  di un miraggio.  Il 2°
             Reggimento  bosno-erzegovese, che aveva
             espugnato la cima della Meletta di Foza ed
             il 27° Reggimento stiriano, il “Koenig der
             Belgier”, che aveva infranto nel sangue il
             contrattacco del battaglione alpini “Morbegno” verso il bosco di Sbar-
             batal e quindi occupato la dorsale del Castelgomberto e la selletta che lo
             divideva dal Fior (poi selletta Stringa), avevano esaurito con ciò la loro
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             capacità offensiva . A fronteggiarli i battaglioni alpini del Gruppo Stringa
             (dal nome del loro comandante il Ten.Col. Pirio Stringa) non erano in
             condizioni molto migliori. L’arrivo a spizzico prima di alcune compagnie
             di fanti sardi della “Sassari”, quindi di reparti di maggior consistenza di
             questa come della Brigata “Piacenza”, aveva però chiuso definitivamente
             la porta per la sottostante Val Frenzela e la Val Brenta . Gli effetti dell’of-
                                                                 2
             fensiva Brussilov nella lontana Galizia, che aveva infranto la resistenza di
             due intere Armate austro-ungariche, richiedendo l’immediato intervento
             tedesco, avevano già obbligato il comando di Bolzano a “restituire” al
             fronte orientale le ultime due Divisioni appena scese a Trento dalle tra-
             dotte che le avevano condotte a ridare slancio all’offensiva che languiva.
             Cadorna aveva portato pienamente ad effetto la cosiddetta “parata”, pote-


             *  Istituto storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Ettore Gallo” della provincia
                di Vicenza
             1  Hermann Fröhlich, Geschichte des steirischen k.u.k. Infanterie-Regimentes Nr. 27. 1914-1918,
                II, Wagner’sche Universitäts-Buchdruckerei, Innsbruck 1937, pp. 32 ss.
             2  Si vedano a riguardo Paolo Pozzato, Un anno sull’Altipiano con i Diavoli rossi, Paolo Gaspa-
                ri, Udine 2006, pp. 63 ss. e L’offensiva austriaca del 1916. Strafexpedition e la contromossa
                italiana, Paolo Gaspari, Udine 2006, pp. 102-109.
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