Page 286 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             aprile assieme ai piemontesi del “Saluzzo”, in un’azione che era costata la vita
             al Ten.Col. Piglione ed aveva procurato al “Bassano” la medaglia d’argento alla
             bandiera, i suoi uomini avevano rifiutato il riposo in valle che spettava loro. Si
             erano dichiarati infatti disposti a continuare a combattere, a dispetto della stan-
             chezza e dei sacrifici sopportati per mesi, pur di farlo sulle montagne di casa,
             a difesa di quella “piccola patria” i cui rischi apparivano molto più concreti e
             comprensibili che non quelli del patriottismo di maniera. Fu quindi a loro, e alla
             loro conoscenza del territorio, particolarmente spiccata negli abitanti di Enego
             che vi avevano fatto legna e cacciato per anni, che venne affidato il compito, non
             certo facile, di snidare i cecchini e le mitragliatrici collocate dagli austriaci lungo
             le vie del ripiegamento e di espugnare i capisaldi il più velocemente possibile.
             Una velocità, quest’ultima, che imponeva il rinuncio al sostegno dell’artiglieria,
             anche della piccola e precisa artiglieria da montagna, ed obbligava ad esporsi per
             costringere gli austriaci a rivelare le proprie posizioni. Cosa ciò comportasse in
             termini di perdite umane è testimoniato ancor oggi dai resti dei piccoli cimiteri e
             dalle tante lapidi, alcune delle quali persino incompiute, che punteggiano l’intera
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