Page 128 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Breve storia dell’organizzazione dei Servizi d’Informazione della R. Marina e R. Aeronautica
tore, però, che interessava maggiormente gli alleati, era quello del contro-
spionaggio, intendendo controllarlo strettamente, e delle notizie più segrete
sull’evoluzione della politica italiana in vista della pace e della ricostruzione;
soprattutto assicurare al mondo occidentale la futura posizione dell’Italia nel
quadro degli equilibri internazionali, onde sottrarla all’influenza comunista
che era avanzata nel Balcani e avrebbe premuto a fine guerra sulle frontiere
italiane del nord est.
A metà settembre del 1943 il SIM si era ricostituito a Brindisi come Uf-
ficio Informazioni e Collegamento del Reparto Operativo del Comando Su-
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premo, sorretto da una decisa volontà di ricominciare. Spionaggio, contro-
spionaggio e comunicazioni: questi tre settori costituivano il 75% per cento
dell’attività del ricostituito SIM. Le maggiori difficoltà burocratiche e di
operatività provenivano dal fatto che il SIS inglese cercava di tenere sotto
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tutela i Servizi italiani, ben oltre gli accordi presi a livello inter-alleato. Per
il controspionaggio, per una migliore tutela e controllo (e anche per una
maggiore operatività), i britannici iscrissero la Sezione ‘Bonsignore’ che si
era sempre occupata del settore dal giugno 1942, nell’ordine di battaglia in-
glese con il nome di Battaglione 808° CS che rimase in quella posizione fino
al 15 agosto 1946, peraltro dando brillanti prove della sua professionalità:
per l’impiego dunque il Battaglione dipendeva non dal SIM o dalle autorità
militari italiane, ma dal SIS inglese…
Il controllo sul Reparto SIS Informazioni sembrerebbe essere stato meno
stringente, ma non pochi furono i momenti di frizione pur se tra la royal
Navy e la Marina italiana, nemici acerrimi al momento, i rapporti erano da
tempo di reciproca stima, anche durante il conflitto nonostante le perdite
reciprocamente inferte. Non vi era però lo stesso rapporto con i membri dei
Servizi angloamericani sul territorio italiano.
Inoltre, non potendosi ufficialmente occupare di controspionaggio, l’atti-
vità del SIS era importante per gli alleati ma parallela ad altre che risultava-
no essere più urgenti, soprattutto per il mantenimento dell’ordine pubblico
8 Per altri dettagli cfr. Maria Gabriella Pasqualini, Carte Segrete …, cit. vol. II, Roma,
2006, pp.240 e ss.
9 Bisogna ricordare comunque, una relazione della metà del 1944 di Vincent Scamporino,
(capo dell’intelligence verso l’Italia nel teatro nord-africano), che gli inglesi dirigevano
i Servizi italiani, almeno nel primo anno di attività, con particolare attenzione e pressio-
ne sul controspionaggio. NARA, RG 226, NND – 974345, giugno 1944.
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