Page 141 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Il SIS della Regia Marina. 1943-1944
Reali Anacleto Onnis, con l’alias di ZIO, che favorì molto la penetrazione
delle zone di Milano e Genova, per mezzo di elementi infiltrati in quei Centri
di controspionaggio. La rete inviò anche moltissimi radiomessaggi, il testo
dei quali fu bruciato nelle varie sedi per motivi di sicurezza. L’attività della
rete non si limitò al campo militare navale, ma investì tutto il settore indu-
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striale e politico. La rete ‘Nemo’, durante la clandestinità, fece avvertire
o assistette numerose persone ricercate dai tedeschi appartenenti ad altre
importanti reti clandestine, come la ‘Franchi’, la ‘Catone’ o membri del SIM
in missione al Nord. 26
Nonostante però l’apprezzamento degli anglo americani per la missione
‘Nemo’, non era possibile al SIS avere un’autonomia decisionale e operati-
va, anche se il Servizio continuò comunque a gestire alcune sue decisioni.
A questo periodo sono dedicate anche pagine delle Memorie redatte
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dall’ammiraglio De Courten, dove egli ricorda nomi di ufficiali partico-
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larmente distintisi e alcune missioni, quali quella dello Zanardi che fu
indubbiamente una missione rischiosa e di grande valenza anche politica
(il giovane ufficiale aveva avuto positivi contatti anche con l‘ammiraglio
Sparzani, Sottosegretario alla Marina repubblicana e aveva incontrato Bor-
ghese, Comandante della X MAS ), ma aspramente criticata dagli inglesi: il
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generale Messe, Capo di Stato Maggiore Generale, e il SIM furono costretti
a richiamare all’ordine il SIS e il comandante Calosi che ne aveva la diretta
responsabilità. Il ’pugno di ferro’ dei nuovi Alleati continuava a non permet-
tere autonome iniziative che in realtà contrastavano con quelle che erano le
25 Alla fine della missione riuscirono anche a dare un dettagliato resoconto finanziario del-
le risorse ricevute, pur nella difficoltà materiale di tenere registri e conteggi e rilasciare
ricevute. Il ‘cassiere’ della Missione, non essendo riuscito a rendicontare la somma di
Lit. 90.000, rifuse personalmente la cifra.
26 Il lungo elenco di queste persone assistite e salvate è in AUSSME, Fondo SIM, 1^ Di-
visione.
27 Le memorie dell’ammiraglio De Courten (1943-1946), Ufficio Storico della Marina Mi-
litare, Roma, 1995, p. 536 e ss.
28 Ibid. p.548 e ss.
29 Cfr. Le memorie dell’ammiraglio De Courten (1943-1946), cit. p.552 e ss.; NARA, RG
263, NN3-263-02-008, c. Junio Valerio Borghese, con il testo del primo interrogatorio al
quale Borghese fu sottoposto; “Epoca”, 11 febbraio 1976, p. 26-27, intervista di James
Angleton, già del controspionaggio alleato, sulla “consegna” del principe Borghese e la
sua traduzione a Caserta.
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