Page 204 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Breve storia dell’organizzazione dei Servizi d’Informazione della R. Marina  e R. Aeronautica


            compilazione e riproduzione di cifrari e codici e tabelle di sopracifratura per
            l’Aeronautica. Doveva assicurare i collegamenti con le altre Forze armate
            per le telecomunicazioni militari.
               Con  l’armistizio  molti  velivoli  ubbidirono  all’ordine  di  Badoglio  e  si
            trasferirono nel territorio posto sotto la giurisdizione delle Nazioni Unite.
            Rimasero alla RSI pochi apparecchi inefficienti e quelli nuovi in attesa di
            collaudo. Con l’8 settembre ogni attività informativa dovette essere sospesa.
            Poterono rientrare in Italia gli informatori dal Portogallo e dal Marocco.
            Anche i membri del SIA dislocati in Spagna e in Turchia rientrarono  rapi-
            damente e rimasero sul posto solo due agenti informatori. Non si ebbero no-
            tizie di quelli in Siria e in Iraq, mentre rientrarono dalla Tunisia, dall’Egeo,
            dalla Sicilia e dalla Sardegna.
               Durante la guerra il Capo della Sezione aeronautica al SIM Comando
            Supremo, che prese in gestione il controspionaggio nel 1942 (v. sopra), fu il
            maggiore pilota Carlo Sandon, proveniente dal SIA.
               Dopo l’8 settembre 1943.
               Subito dopo l’armistizio, lo Stato Maggiore dell’Aeronautica fu sciolto
            e con esso gli Uffici dipendenti, così come il SIA e fu costituito un Ufficio
            Stralcio al quale furono addetti ufficiali di quel Servizio, presenti in sede
            a Roma. Al momento del trasferimento a Brindisi del Comando Supremo,
            elementi del SIA riuscirono a dare origine ad un primo nucleo informativo e
            soprattutto a costituire un Centro Radio clandestino (che sarà poi conosciuto
            con la sigla BLZ) che poté stabilire i collegamenti con Brindisi già dal 19
            settembre. Le radio utilizzate erano state sottratte al Centro Radio da alcuni
            addetti: una di queste trasmise proprio dalla residenza reale di Villa Savoia
            (sulla Via Salaria, in Roma), dall’ottobre 1943  al gennaio 1944; un’altra
            dalla casa privata, nei pressi del Vaticano, di un maresciallo dell’Aeronauti-
            ca. Dopo lo sbarco ad Anzio degli Alleati molti esponenti del Fronte Clande-
            stino Militare furono arrestati e il Centro Radio clandestino dovette spostarsi
            molte volte: una sede fu installata in zona extraterritoriale all’interno dei
            Palazzi Lateranensi; una saltuariamente presso abitazioni private e successi-
            vamente proprio nel Collegio tedesco in San Pietro. La terza radio sottratta
            fu tenuta in un nascondiglio sicuro sempre da ex addetti del SIA.
               Nel mese di ottobre con la presenza del governo legittimo a Brindisi e la
            riorganizzazione delle Forze Armate e la creazione di Gruppi combattenti,
            sotto il controllo degli angloamericani, anche i Servizi Informazione militari


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