Page 124 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
P. 124

I Gruppi ‘campali’ dovevano essere autonomi e mobili e quindi al loro arri-
                                   vo a La Spezia sarebbero stati dotati di viveri, benzina e olio necessari per una
                                   settimana di operazioni. Alla fine del lavoro dovevano presentare un rapporto
                                   sulla loro attività e sui risultati ottenuti, oltre a soddisfare altre incombenze
                                   burocratiche; per poter lasciare la zona d’operazioni, era necessaria la notifica
                                   della conclusione della loro attività relativa a un obiettivo prefissato.
                                      Per quanto poi riguardava la sicurezza, era chiarito che tutti dovevano por-
                                   re in essere ogni precauzione per evitare che le informazioni potessero finire
                                   in mani estranee. Ne conseguiva la massima attenzione nella distruzione delle
                                   minute e nella custodia dei documenti, considerati determinanti per il presente
                                   e il futuro delle operazioni.
                                      Anche  il  S.I.M.  aveva  diramato  alcune  direttive  particolari  in  previsione
                                   dell’avanzata a nord, anche se quelle alleate erano più dettagliate e cogenti:
                                   quelle italiane riguardavano soprattutto la popolazione civile e la vita, anche
                                                                            66
                 66   AUSSME,  Fondo   politica,  che  stava  riprendendo  in  Italia.   Quella  che  veniva  definita  come
                   S.I.M.,  1^  Divisio-
                   ne, 20 agosto 1944.  l’azione controinformativa specifica dei Centri C.S., svolta conformemente alle
                                   operazioni in corso, doveva avere anche altri risvolti investigativi. Con la pro-
                                   gressiva liberazione dei territori, si stava verificando un assestamento nella
                                   situazione della penisola riguardante la popolazione che, gradualmente, stava
                                   rientrando nelle dimore abituali, spesso dopo un lungo periodo di assenza.
                                      Così scriveva Agrifoglio alle Sezioni dipendenti nell’indicare la nuova azio-
                                   ne richiesta: È sull’attività degli elementi più in evidenza rientrati ai vari centri abi-
                                   tati che occorre l’opera informativa dei Centri C.S. intesa in particolare a definirne
                                   l’orientamento politico, le possibilità economiche, l’attività professionale svolta in ogni
                                   campo (intellettuale, agricolo, impiegatizio ecc.)…
                                      Occorreva rivedere la posizione di quegli elementi fascisti non del tutto con-
                                   siderati nel disordine che era seguito ai noti eventi e quindi bisognava effet-
                                   tuare un aggiornamento  controinformativo su attività che altrimenti potevano
                                   sfuggire.
                                      Il controspionaggio italiano riprendeva dunque a operare anche in funzione
                                   della sicurezza del nuovo ordine politico che si stava disegnando.




                                   7. Alcune ulteriori difficoltà nella collaborazione
                                      La collaborazione continuava a procedere con qualche difficoltà… ma gli
                                   alleati non potevano fare a meno dell’opera degli uomini del controspionaggio
                                   italiano.
                                                                                                 67
                 67   NARA, RG 226,   In un altro lungo memorandum più tardo del giugno 1945,  rivedendo le
                   NND – 974345, 21
                   giugno 1945.    tappe della collaborazione dell’O.S.S. con il S.I.M., Vincent Scamporino, Capo
                                   del  Secret  Intelligence  per  l’Italia  nel  Teatro  Nord  Africano  (Italian  Division
                                   S.I.MED.T.O.),  scriveva  a  Donovan,  Direttore  dell’O.S.S.,  a  Washington,  che
                                   l’obiettivo della collaborazione con il S.I.M. italiano era quello di utilizzarne
                                   l’organizzazione e il personale per finalità informative: intelligence. Il termine





                 124               Carte segrete dell’IntellIgenCe ItalIana
   119   120   121   122   123   124   125   126   127   128   129