Page 120 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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so agli informatori, agli agenti, ma spesso non bastavano le risorse assegnate
                                   dal Comando Supremo. Nell’anno successivo, il 1944, le richieste degli alleati
                                   erano poi aumentate notevolmente.




                                   6. Le direttive alleate per l’azione informativa e di C.S. nell’Italia
                                      settentrionale

                                      Nel settembre 1944 l’azione nei territori liberati aveva assunto una sua re-
                                   golarità e dava interessanti frutti, ma era doveroso pensare a come organizza-
                                                                                            63
                 63   AUSSME,   Fondo   re l’attività informativa appena liberata l’Italia del Nord.  Furono fatte varie
                   S.I.M.,  1^  Divisio-  previsioni e organizzata la ‘macchina amministrativa’ relativa anche alla docu-
                   ne,  Direttive  com-
                   piti  informativi  nel   mentazione prodotta che era cospicua: grazie proprio a questo tipo di pianifi-
                   nord  Italia,  settem-
                   bre 1944, da A.A.I.  cazione, gli studiosi di oggi hanno potuto e possono ricostruire alcune vicende
                                   dell’ultimo conflitto mondiale.
                                      Considerata la presenza dei numerosi organi informativi anglo-americani
                                   e per evitare incresciose sovrapposizioni, fu previsto che nel caso di impor-
                                   tanti città liberate simultaneamente, per ottenere risultati buoni sia nel campo
                                   informativo  sia  nel  controspionaggio,  la  responsabilità  dei  Servizi  informa-
                                   tivi doveva essere assunta dalle Armate lungo quelle che venivano definite
                                   ‘le principali direttrici delle loro avanzate’ assistite dall’Intelligence Censorphip
                                   Unit (I.C.U.), organizzato in diversi Gruppi campali, con membri dei Servizi
                                   distaccati per l’esigenza. Le Armate e l’I.C.U. avrebbero ricevuto dal G-2 avan-
                                   zato e dal Quartier Generale delle Forze Alleate documentazione e personale,
                                   in numero peraltro limitato. Il General Staff Intelligence (G.S.I.) avrebbe invece
                                   definito i compiti e gli obiettivi di C.S. (persone e fabbricati).
                                      Nel quadro del Comando I.C.U. vi erano la Sezione n. 1 ‘Comando e ammi-
                                   nistrazione; la Sezione n. 2, che doveva:
                                      a)  creare  e  mantenere  una  Information  Room,  cioè  una  sorta  di  ‘stanza  di
                                         compensazione’ delle informazioni che via via giungevano e una War
                                         Room, Sala Operativa ad uso di Servizi informativi  di passaggio e di
                                         quelli che operavano presso un Centro avanzato;
                                      b)  tenere in ordine gli schedari, le cartelle, i diari per uso dei Servizi ope-
                                         ranti;
                                      c)   ricevere e trasmettere alla Sezione Operazioni tutti i rapporti dei Servizi
                                         e quelli provenienti da altri Centri che potevano fornire materiale inte-
                                         ressante per il rapporto del Comandante dell’I.C.U. al Comando delle
                                         truppe alleate di zona.
                                      La Sezione n. 3, C.S., doveva controllare e coordinare le attività di contro-
                                   spionaggio; trasmettere alla Sezione n. 2 qualsiasi notizia sul controspionag-
                                   gio; raccogliere e trasmettere quotidiani rapporti sui Centri di detenzione; or-
                                   ganizzare la massa dei prigionieri sulla base di  criteri informativi; coordinare
                                   gli interrogatori e sfruttare le notizie raccolte.






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