Page 116 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
P. 116
Nella pagina a effetti dell’epurazione e le divergenze fra monarchici e oppositori aumentaro-
fianco: no. La presenza di un partito comunista forte preoccupava gli americani che,
una richiesta di
Pass per le vetture dopo la fine del nazismo, si posero come obiettivo principale quello di contra-
a disposizione stare l’influenza del comunismo almeno nel cosiddetto mondo occidentale.
della Sezione
C.S. presso la
5^ Armata,
eccezionalmente 5. L’azione contro i fascisti e gli squadristi
redatta in lingua
francese. La direttiva dell’ottobre 1943, già ricordata e indirizzata ai Centri di Bari,
Napoli e Cagliari, aveva in particolare come oggetto fascisti e squadristi. Ve-
60
60 AUSSME, Fondo niva raccomandato che qualsiasi azione nei confronti di queste due categorie
S.I.M., 1^ Divisio-
ne, 43/C.S., 25 ot- doveva essere condotta con il massimo della giustizia. Bisognava ovviamente
tobre 1943. stabilire un criterio per applicare le sanzioni previste e quindi i soggetti veni-
vano divisi in tre principali categorie:
a) coloro che dopo l’armistizio avevano continuato a fare quello che faceva-
no prima in favore del regime e dei nazisti;
b) quelli che fino alla caduta del regime e fino alla data dell’armistizio ave-
vano svolto attività pro nazismo e fascismo, o erano particolarmente so-
spetti di attività illecite a detrimento della comunità: costoro dovevano
essere raccomandati per l’internamento, senza che questa disposizione
potesse pregiudicarne il deferimento ai tribunali competenti;
c) coloro che dopo il 25 luglio avevano cessato l’attività a favore del re-
gime, anche proponendosi a volte come antifascisti: costoro dovevano
comunque essere sorvegliati costantemente ma lasciati in pace. Squadristi
e fascisti in uniforme dovevano essere arrestati senza esitazioni e dopo
l’arresto occorreva investigare con cura sui soggetti; un arresto seguito
da una rapida messa in libertà era una mossa considerata assolutamente
pericolosa e pertanto da evitare con ogni possibile cura.
La direttiva però conteneva anche altri criteri e doveva fare i conti con una
realtà ventennale. Il governo del Duce aveva impiegato a vario titolo nell’am-
ministrazione pubblica circa 500.000 individui ma non tutti erano stati fascisti
della prima ora o erano stati convinti sostenitori del regime, o collusi con esso;
era noto che per continuare a lavorare nelle strutture statali da un certo mo-
mento in poi era stato necessario iscriversi al Partito Nazionale Fascista; i com-
mercianti, per prosperare, avevano dovuto fare lo stesso; al ‘sabato fascista’
non era stata facoltativa la partecipazione. Ricomporre la difficile situazione
non era semplice, soprattutto nella pubblica amministrazione, qualora fossero
stati cacciati tutti o quasi tutti i dipendenti.
61
61 AUSSME, Fondo Un documento italiano senza data, che sembra essere una minuta, riporta
S.I.M., 1^ Divisio-
ne, s.d. dunque ulteriori distinzioni da apportare nella categoria dei fascisti, con un
linguaggio a volte poco formale e burocratico. Veniva considerato il fatto che
potevano esserci dei fascisti che erano sempre stati aderenti al partito ma che
pur occupando incarichi pubblici erano stati corretti e non ne avevano profit-
116 Carte segrete dell’IntellIgenCe ItalIana