Page 252 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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I rapporti con Franco erano tenuti direttamente da Roatta che gli si rivol-
geva e gli scriveva in francese firmandosi con il ‘nome d’arte’ che usò durante
tutta la sua permanenza in Spagna: Général Mancini e che usò sempre in tutte le
sue comunicazioni anche come Comandante delle Truppe volontarie nei suoi
86 Con l’Italia usò il rapporti ufficiali con il Quartier Generale spagnolo. 86
nome di ‘Colli’ nei
collegamenti ra- È interessante ricordare che per un certo periodo di tempo, l’intelligence
diotelegrafici. americana, o almeno l’addetto militare a Roma, non comprese che Mancini
87 NARA, Correspon-
dence and records of era Roatta… avevano solo dei sospetti. Anche i francesi avevano dei dubbi al
the military intel- riguardo. 87
ligence division…
1918-1941, Micro- Può sembrare strano che Roatta scrivesse in francese e non in italiano, ma
film 1446/7 dedi-
cato quasi per in- egli conosceva perfettamente quella lingua essendo sua madre originaria della
tero alla guerra di Francia; Franco gli rispondeva o faceva rispondere dai suoi collaboratori in
Spagna. S.H.D.,
88
SHAT, 7N2731 spagnolo e così fu durante tutta la sua presenza in Spagna.
88 Le lettere origina-
li di Roatta a Fran- Il 19 dicembre 1936 Roatta inviò, tra le altre, una interessante lettera a Franco
co e relative rispo- su carta intestata M.M.I.S. – Compagnies des volontaires relativa alla occupazione
ste sono custodite
ad Avila, AGMAV, di Malaga, per attirare l’attenzione del Generalissimo sulla possibilità, secondo
C. 2605, CP 64 e in
tutte è stata usa- gli ordini ricevuti dal Duce, di utilizzare per questo scopo venti compagnie di
ta la lingua fran- volontari italiani in arrivo a Cadice il 22 dicembre, che avrebbero dovuto sosta-
cese con risposte
in spagnolo. Do- re in quel porto qualche giorno per essere convenientemente equipaggiate in
po la fuga dall’Ita-
lia, Roatta si sta- attesa del loro impiego: una comunicazione operativa decisiva nell’intervento
bilì a Madrid, do- italiano in Spagna. I rapporti fra i due erano frequenti: nella loro fitta corri-
ve fu ricevuto con
amicizia e ono- spondenza, conservata negli archivi in Spagna, pur nella educazione formale
ri dal Generalissi-
mo, che gli fece as- con la quale si rivolgeva a Franco, Roatta aveva sempre l’atteggiamento di un
segnare anche una generale a un pari grado, conscio peraltro dell’aiuto consistente che veniva
pensione, segno di
grande cordialità dato all’amico spagnolo; a volte addirittura traspare una certa latente superio-
di rapporti, stabili-
tisi durante l’inter- rità. Diverso sarà l’atteggiamento, almeno formale, dei suoi successori.
vento italiano. Ro- Nel febbraio 1937, dopo l’occupazione di Malaga ottenuta anche con l’aiuto
atta frequentò so-
vente la comuni- dei primi reparti italiani inviati in soccorso di Franco, la sezione informativa
tà italiana in Spa-
gna e partecipò al- della missione aveva completato l’organico anche con altri ufficiali provenienti
la vita sociale, tan- quasi tutti dal S.I.M. In seguito alla nuova struttura, si costituì ufficialmente
to da essere spesso
citato fra i presenti l’Ufficio Informazioni che ebbe una formazione più aderente ai compiti as-
ai vari eventi mon-
dani dalla stampa sunti all’interno del Comando del C.T.V. A capo dell’Ufficio fu designato il
locale.
89 Nel 1938, a cau- maggiore Beer, coadiuvato dal suo collaboratore più vicino, l’allora capitano di
89
sa delle cosiddet- Stato Maggiore Mario Revetria. Gli esponenti principali nell’organico furono
te ‘Leggi Razzia-
li’, il Beer fu ‘allon- il maggiore De Carlo e il pari grado Emilio Schiavone; i capitani Antonio Nani
tanato’ dal S.I.M. Il e il Congedo, già presente; a loro si aggiunse il capitano Bernardino Barone e i
suo posto fu preso
dal Revetria che la- sottotenenti Gonfalonieri e de Larderel; ovviamente erano presenti anche alcu-
sciò la Spagna ver-
so la fine del giu- ni sottufficiali e elementi di truppa.
gno 1940. Secondo i documenti spagnoli, il 30 novembre 1936 Roatta aveva dato no-
tizia al Capo segreteria di Franco, maggiore Barroso, che all’interno della Mis-
sione era stato costituito un Ufficio Informazioni (gabinete informativo), incari-
cato di mettere insieme tutte le notizie ricevute da Centri italiani e da Servizi
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