Page 254 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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condotta delle operazioni; monitorare con cura l’operato dei rappresentanti
delle altre nazioni accreditati presso il Generalissimo, specie riguardo all’inter-
vento italiano; sventare in tempo eventuali azioni dei rappresentanti esteri a
danno della politica italiana in Spagna, sempre più a favore di Franco.
L’altro campo di attività informativa di grande importanza verteva sulla
presenza dei combattenti nella zona cosiddetta ‘rossa’ e alla raccolta di notizie
sugli aiuti dei bolscevichi al governo repubblicano spagnolo; il che voleva dire
seguire l’evoluzione dell’organizzazione dell’esercito ‘rosso’; identificare le
nuove unità e gli spostamenti dei vari reparti da un fronte all’altro e, possibil-
mente, fare opera di propaganda anti repubblicana fra quelle truppe. L’Ufficio
doveva altresì verificare l’andamento delle operazioni; stabilire giornalmente
la situazione militare e la linea del fronte, controllare l’azione svolta dai gover-
ni francese e inglese nei riguardi del governo repubblicano.
Altro compito era quello di monitorare i rappresentanti dell’antifascismo
italiano presenti sul territorio, seguire i loro comportamenti e le loro dichia-
91 Una compagnia razioni e sapere, con precisione, eventuali date di rientro in Italia e con quali
del ‘Garibaldi’ era
comandata da Pie- mezzi di trasporto. Questo era evidentemente un compito che in patria non
tro Nenni. era svolto dal controspionaggio militare ma da altre polizie. All’estero, però,
92 In un primo tem-
po il Commissa- i Centri C.S. o Uffici ‘I’ di Armata si trovarono anche a svolgere attività infor-
rio politico del- mativa sugli antifascisti: ordini della politica ai quali non potevano certamente
la Brigata fu Luigi
Longo. Cfr. Hugh sottrarsi.
Thomas, La guer-
re d’Espagne - Juil- Fonte importante, per quanto riguardava gli antifascisti, erano i prigionieri
let 1936-mars 1939, di guerra italiani che militavano nei battaglioni ‘rossi’, a volte trattati rudemen-
Laffont Parigi,
1985, p. 372-373; te se non volevano ‘parlare’. In questo modo ad esempio, al C.T.V. vennero a
per la battaglia al-
la quale si fa riferi- sapere che durante la battaglia di Guadalajara, il 10 marzo 1937, era entrato in
mento, p. 459-462. 91
93 Veterano della pri- linea, a fianco dei ‘rossi’, il Battaglione Garibaldi con il compito di coprire il
ma Guerra Mon- fianco destro del Battaglione Thaelmann (ambedue formazioni della 12^ Bri-
diale, Pacciardi, 92
antifacista della gata Internazionale), che il mattino di quel giorno si era schierato nel ‘Palacio
prima ora, era sta- de Don Luis’, al chilometro 8,500 della strada verso Brihuega. I prigionieri ri-
to in esilio in Fran-
93
cia e in Svizzera; velarono anche che, in assenza del tenente colonnello Randolfo Pacciardi , il
nel periodo post- 94
bellico, divenne comandante del Garibaldi era divenuto il suo vice, il maggiore Italo Barontini ,
segretario politico che aveva ricoperto fino a quel momento solo le funzioni di commissario politi-
del Partito Repub-
blicano Italiano; co in quella formazione: notizia considerata molto interessante all’Ufficio ‘I’.
nel maggio 1947
entrò nel IV Go- Inoltre, poiché era ben noto che in Spagna le truppe tedesche stavano impie-
verno De Gasperi; gando nuovi mezzi e nuovi armamenti, l’Ufficio doveva fornire informazioni
l’anno successivo
divenne Ministro dettagliate al riguardo, seguendo attivamente i risultati delle sperimentazioni.
della Difesa, inca-
rico che mantenne Effettivamente i tedeschi mostrarono in quella occasione un notevole avanza-
fino al 1953, in an- mento delle loro procedure militari, nel settore terrestre e aereo, fattore che
ni decisivi che se-
gnarono l’ingres- rafforzò nei vertici italiani l’idea di una formidabile preparazione tecnica persegui-
so dell’Italia nella
NATO. ta dall’esercito tedesco… una supremazia incontrastata nei riguardi di qualsiasi altro
94 Sic nel documento. esercito…
Il nome corretto è
Ilio. L’Ufficio doveva anche mantenere il collegamento con il Servizio Informa-
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