Page 258 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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96 AUSSME, Fondo esemplari negli archivi , dava giornalmente dettagliate notizie dei vari fronti;
S.I.M., faldoni va-
ri; NARA, RG 226 faceva l’analisi della situazione politico-militare; metteva in evidenza gli aiuti
e ad Avila nell’ Ar- e le loro entità che la Spagna ‘rossa’ riceveva per via terrestre o aerea dai gover-
chivo Militar.
ni favorevoli a quello repubblicano; commentava gli avvenimenti di politica
internazionale. Bottino era l’anima di questo notiziario che Revetria volle sem-
pre più analiticamente informato, aggiornato: con la sua preparazione sapeva
cogliere le notizie più importanti; valutava e sintetizzava le questioni econo-
miche con competenza e riversava tutto nel notiziario che divenne oggetto di
riferimento e considerazione. Per quanto riguardava i fatti italiani, la politica
fascista vi era esaltata al massimo, facendo di quel foglio uno strumento di
propaganda molto efficace, sebbene di netta connotazione ‘servile’ anche nei
confronti della politica tedesca.
Alla fine della guerra, Bottino, per interessamento di Revetria, ottenne la tes-
sera del Partito Nazionale Fascista e l’integrazione nell’Esercito con il grado di
tenente. Rimase però in Spagna con la Missione Militare che si costituì dopo lo
scioglimento del C.T.V. nell’estate del 1939, con gli stessi compiti.
L’Ufficio era poi, in qualche modo, il portavoce del C.T.V., visto che doveva
fornire ai corrispondenti di guerra italiani elementi informativi relativi all’an-
damento delle operazioni. Il Bollettino completava l’attività informativa ufficia-
le per i media, anche se passato ‘in segreto’.
Le chiamate telefoniche e i telegrammi che provenivano dalla zona repubbli-
cana erano sistematicamente intercettati; la compagnia Italcable aveva per anni
gestito una parte delle telecomunicazioni spagnole: così che molti dei messaggi
repubblicani inviati ad ambasciate e legazioni all’estero circolavano lungo un
cavo sottomarino che partiva da Malaga e era controllato da esperti italiani.
Dopo la conquista della città, nel febbraio 1937, elementi del S.I.M. e impiegati
della compagnia, giunti dall’Italia, poterono così avere l’informazione completa
delle comunicazioni tra la Repubblica e l’estero.
Per adempiere ai compiti assegnati, l’Ufficio Informazioni del C.T.V. raffittò
la rete di fiduciari, in massima parte spagnoli, dislocata nella zona rossa; in-
crementò la rete di informatori nella zona nazionale soprattutto con elementi
italiani che vivevano in Spagna. Molto poi fu fatto per aumentare gli informa-
tori nel Marocco spagnolo e nella zona internazionale di Tangeri, nella quale
abbondavano spie di ogni nazionalità e dove la rete italiana era abbastanza
consistente. Alcuni ufficiali erano inviati di volta in volta presso i reparti spa-
gnoli dei settori più attivi del fronte per raccogliere informazioni sul campo.
Ogni grande unità italiana in Spagna aveva al suo interno un ufficiale S.I.M.,
Sezione ‘S’, con compiti informativi.
L’Ufficio si avvaleva naturalmente anche di una Sezione Intercettazione e
Decrittazione che dava risultati di grande utilità anche verso i marconigrammi
tramessi al governo repubblicano dai vari rappresentanti stranieri nella Spagna
‘rossa’: il C.T.V. poteva così rilevare l’orientamento politico-militare dell’allea-
258 Carte segrete dell’IntellIgenCe ItalIana