Page 259 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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La nota che
accompagnava
la costante
trasmissione dei
telegrammi cifrati
intercettati allo
Stato Maggiore di
Franco.
to e del nemico. A capo di questa sezione era il tenente colonnello Giuseppe
Dragone, coadiuvato da un capitano e da un maggiore, entrambi provenienti
dallo stesso settore nel S.I.M.
Una volta raccolto il materiale informativo di un interrogatorio dei prigio-
nieri, era inviata una dettagliata relazione al Comandante del C.T.V. e al suo
Capo di Stato Maggiore; Roatta redigeva un rapporto segreto che inviava al
S.I.M. a Roma, per l’inoltro alle più alte Autorità, Mussolini compreso. Il col-
legamento con la madrepatria avveniva, oltre che via radio, tramite corriere
diplomatico o aereo. Molto spesso, però, per avere notizie più rapidamente e
per conferire con quello che era ancora il vero Capo del Servizio, alcuni ufficiali
erano periodicamente mandati da Roma in Spagna: tra coloro che lo fecero più
spesso vi era il colonnello Santo Emanuele, braccio destro del generale Roatta a
Il s.I.M. per l’estero e all’estero 259