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                 83    Archivio  Storico   il Ministero degli Affari Esteri che furono risolti direttamente da Mussolini: la
                   del  Ministero  de-
                   gli  Affari  Esteri   direzione della Missione fu affidata a Ciano che operò attraverso il suo braccio
                   (ASMAE),  Carte   destro, Filippo Anfuso;  il Ministero si doveva avvalere di Roatta per il coordi-
                   del  Gabinetto  del
                   Ministro,  Sezione   namento, quale Capo del S.I.M.
                   II (Ufficio di coor-
                   dinamento,   UC)   Questa funzione cessò del tutto il 1° gennaio  1937, quando il Ministero de-
                   b. 1, (UC44), e AU-  gli Affari Esteri, sempre su ordine di Mussolini, costituì un Ufficio ‘S’ (con nota
                   SMME F6, b. 327.
                                   interna del 17 dicembre 1936) a capo del quale era l’ambasciatore Pietromarchi,
                                   coadiuvato da alcuni diplomatici e sette militari. Roatta, invece, fu messo a
                                   capo della Missione che in quella stessa data  aveva assunto il nome di Coman-
                                   do delle Truppe Volontarie (C.T.V.), assumendo quindi il pieno controllo della
                                   parte militare.
                                      Nonostante quanto ebbe a dire al processo per l’uccisione dei Fratelli Ros-
                                   selli  nel  1945-6,  non  lasciò  la  direzione  del  S.I.M.  che  seguiva  attentamente
                                   attraverso i giornalieri rapporti del suo vice, tenente colonnello Paolo Angioy,
                                   al quale impartiva quotidiane istruzioni. Angioy non firmò mai come Capo
                                   Servizio, ma sempre come Vice o ‘d’ordine del Capo Servizio’: i documenti ne
                                   sono testimonianza.
                                      Nel novembre 1936 la Missione Militare Italiana in Spagna, già in loco dai
                                   primi di settembre, era composta quasi totalmente da elementi del S.I.M.: la
                                   guidava Roatta. Aveva portato con sé un gruppo di ufficiali di sicura fede e pro-
                                   vata esperienza come Emilio Faldella, che fungeva da Capo di Stato Maggiore;
                                   il maggiore Bruno Guiducci, per la Cifra; il capitano Vittorio Congedo e il mag-
                                   giore Beer, ambedue addetti alla raccolta informativa; il maggiore Renato de
                                   Blasio, per il controspionaggio e il capitano Ottavini, addetto alle trasmissioni
                                   radio. Vi erano poi altri ufficiali e sottufficiali per completare l’organico.
                                      Integrava la squadra un altro elemento di fiducia di Roatta, il maggiore Carlo
                                   Sirombo che fu  addetto alla Segreteria. Costui era un ottimo elemento: quando
                                   lasciò la Spagna nel 1939, andò in Egitto (giugno 1940) con la copertura di Vice
                                   Console. In quella veste riuscì a penetrare il Ministero locale della Difesa e a
                                   ottenere una foto del piano del generale Wilson relativo alla difesa dell’Egitto,
                 84    NARA,  RG  226,
                   NND  –  927021,  9   per mezzo di un maggiore e un impiegato di quel ministero. Gli inglesi venne-
                   settembre 1944. Si-  ro a conoscenza di questo likeage quando il documento fu trovato addosso a un
                   rombo nelle sue di-
                   chiarazioni agli in-  generale italiano in occasione della sua cattura in Africa settentrionale.  Dal
                                                                                                          84
                   glesi, dopo l’armi-
                   stizio,    sostenne   settembre al dicembre 1936 l’attività della Missione in Spagna fu soprattutto
                   che  aveva  contat-  informativa e d’importanza politica tale da facilitare l’attuazione della deci-
                   ti con due militari
                   egiziani  interni  al   sione dell’intervento italiano. Intanto dalla Centrale di Roma arrivavano alla
                   Ministero egiziano
                   attraverso un siria-  Missione le informazioni circa le navi dirette verso la Spagna cariche di armi e
                   no, George Huri.
                 85    NARA,  RG  226,   munizioni. Dettagli venivano forniti sul passaggio nello Stretto dei Dardanelli
                                                                                                              85
                   NND – 917174, 30   di navi sovietiche, con la specifica  di quello che trasportavano nella stiva:
                   novembre   1936
                   e  Archivo  General   anche i Centri C.S. in Turchia si dimostravano, dunque,  molto efficienti.
                   Militar, Sezione di    Nel frattempo il Gabrielli, che si era trasferito ad Alicante, informava Roma
                   Avila  (AGMAV),
                   C. 2605, CP 1.  e la Missione di tutto quello che veniva scaricato in quel porto e in quello di






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