Page 62 - Fiori della Pietraia - Invenzioni e Sviluppo delle tecnologie durante la Grande Guerra

a posteriori la supposizione che il distacco da terra con un
mezzo più pesante, richiedendo una sorgente energetica
abbastanza potente, ovvero un motore, fosse perciò la più
recente. Certamente fu subito chiaro che gli uccelli assol-
vevano a tale esigenza con i loro poderosi muscoli pettora-
li, ma con altrettanta evidenza le foglie, che ne erano prive,
si sollevavano lo stesso ad ogni folata di vento, come del re-
sto anche le falde di cenere su di un rogo, spinte dalla forza
ascensionale dell’aria calda.
In Cina quel fenomeno fu presto recepito in entrambe le
estrinsecazioni portando sin dall’antichità, grazie alla di-
sponibilità di ottima carta, sia alla realizzazione d’involucri
per aria calda che di superfici alari per cervi volanti. Circa i
primi non differiva gran che dalle attuali buste per il pane.
In corrispondenza della loro apertura, orientata in basso, si
collocò una torcia, la cui fiamma riscaldava in pochi istanti
l’aria contenuta nell’involucro. Ne scaturiva un’antesigna-
na mini mongolfiera che subito si sollevava. I lanci, logica-
mente, avvenivano con le tenebre e si proponevano come
una surreale inversione delle stelle cadenti dal momento
che, esauritasi in breve la fiamma, quei punti luminosi nel
cielo notturno svanivano. Come in tutti i giochi di succes-
so, via via si incrementarono le dimensioni del sacchetto e
della torcia, che ben presto si trasformarono in capaci pal- In alto: Una moderna lanterna volante cinese
loni ed in ampi bracieri, essendo evidente la correlazione In basso: Ascensone notturna delle lanterne volanti
tra potenzialità ascensionale e volume dell’involucro, ren- Alla pagina precedente: L’aliante dei fratelli Wrigth

60 f i o r i d e l l a p i e t r a i a