Page 67 - Fiori della Pietraia - Invenzioni e Sviluppo delle tecnologie durante la Grande Guerra
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planando velocemente, prestazio-
ne dai cristiani attribuita all’aiuto
diabolico. Stando però alle laconi-
che fonti laiche, Simone per quel-
la temeraria dimostrazione più che
sulle potenze infernali, fece affi-
damento su di una misteriosa mac-
china alare, forse delle ali posticce
o forse un embrionale paracadute,
come quelli già da secoli usati da-
gli acrobati cinesi. Quale che fos-
se il congegno, di certo non fun-
zionò a dovere e l’incauto aviatore
si schiantò al suolo, rompendosi le
gambe, accreditando così la leg-
genda di un intervento diretto di
San Pietro, per porre fine al bla-
sfemo volo. La sua tomba, o quel
che ne resta, sta ad Ariccia, non
lontano da Roma. Di ali postic-
ce si avvalsero pure altri due mi-
sconosciuti pionieri del volo libra-
to, vissuti quasi nella stessa epoca
e finiti per analoghe ragioni en-
trambi con le gambe fratturate. Il
primo, la cui statua si osserva di-
nanzi all’aeroporto internaziona-
le di Baghdad (analogia irachena
del nostro Leonardo da Vinci di-
nanzi all’omonimo aeroporto), fu
uno scienziato arabo, Abbas Ibn
Firnas, nato nell’810 nei pressi di
Cordoba. Alla non verde età di 65
anni, dopo aver studiato a lungo il
volo degli uccelli, si costruì delle
leggere ali di vimini e tela e si lanciò dall’alto del minareto stinguendosi per le conoscenze scientifiche. Tra il 1002 ed
della Grande Moschea della città, divenuta in seguito una i 1010, costruite delle ali posticce si lanciò dal campanile
cattedrale. Restò in aria una decina di secondi, e poi non della abbazia e, dopo una planata di circa 2-300 m, man-
potendo governare quella macchina priva di coda, ricad- cando anche a lui i piani di coda per governare il volo, at-
de malamente, rompendosi le gambe e fratturandosi alcu- terrò malamente, fratturandosi le gambe. Ridisegnò la sua
ne costole. Morì una dozzina d’anni dopo, e, pur avendo macchina, ma l’abate non gli consentì altre prove: oggi è
ben compreso la ragione della caduta non ebbe, più l’op- ricordato in una vetrata della cattedrale. Più documentati
portunità di ritentare il volo. Eilmer di Malmesbury, il se- e meno cruenti i tentativi di volo librato effettuati da Karl
condo, nacque a intorno al 980 in Inghilterra e divenne Wilhelm Otto Lilienthal, 1848-1896 , che dimostrarono se
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monaco benedettino presso l’abbazia di Malmesbury, di- non l’altro la concretezza del volo del più pesante dell’aria.
In alto e alla pagina a sinistra: L’areostato sperimentale ad aria calda 4 Cfr. o. lilieNthal, Der Vogelflug als Grundlage der Fliegekunst;
fatto sollevare su Nazca Berlino 1889
parte prima - attinenze al volo 65

