Page 69 - Fiori della Pietraia - Invenzioni e Sviluppo delle tecnologie durante la Grande Guerra
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Corps dell’esercito statunitense, l’unità che inquadrava i vari mite molto ristretto.” Nell’ambito motoristico si manifestò
reparti di aerostieri, stipulò una precisa specifica, la 486, che sin dall’inizio la rivalità fra i motori rotativi francesi, leggeri
definiva le caratteristiche che i futuri apparecchi, destinati e potenti ma di alto consumo di carburante ed olio, e quel-
alle forze armate dovevano possedere. Tra queste una veloci- li tedeschi in linea più pesanti e lenti, ma bisognosi di minor
tà non inferiore ai 65 km/h, un’autonomia di almeno un’ora, alimentazione e lubrificazione. Non si trattava di un confron-
una capacità di carico di due persone e carburante per 200 to tecnico ma di una diversa concezione tattica sull’impie-
km ed infine la possibilità di facile smontaggio dell’apparec- go della nascente aviazione: per i Francesi, eminentemente
chio per il trasporto su carri ippotrainati!
L’evoluzione tecnica che in quello stesso scorcio storico si 6 Da b. gille, Storie delle tecniche, Roma 1985, p. 452.
stava sviluppando, almeno inizialmente, riguardò più che
l’architettura degli apparecchi, i loro motori, dai quali si ri-
chiese crescente potenza e minore peso. Non a caso, perciò:
“forse è per il motore d’aereo che gli sforzi sono stati più con-
siderevoli e più notevoli i risultati. Le vie erano molte stret-
te, tanto per la potenza del motore che per il suo peso. Nel
1920, si era già a meno di un chilo per cavallo. Il proble-
ma della pressione trovò soluzione solo dopo molto tempo:
a più di 5.000 metri d’altezza, la potenza cadeva della metà.
La scoperta del correttore altimetrico, la sovralimentazione
e la sovracompressione permisero il superamento di un li-
In basso a sinistra: Il traliccio da cui si gettò Simon Mago in un affre-
sco di Giotto
In basso a destra: Vetrata dell’abbazia di Malmesbury raffigurante
Eilmer di Malmesbury
parte prima - attinenze al volo 67

