Page 146 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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                       Misure e taglie del modello 33











               foro all’apice erano legate a raggio da una stringa, sempre di pelle di capra. Il passaggio della
               cordicella comportava una discreta usura degli appositi fori, tanto che vennero predisposti dei
               rinforzi circolari sempre in cuoio (tipo salvabuchi), che alla lunga anch’essi però si laceravano.
               Per questo motivo, sovente i militari iniziarono a utilizzare pure i fori inferiori d’aerazione, per
               recuperare il passaggio nella lingua usurata, il cui apposito apice si era rotto. Visto lo sgradevo-
               le imprevisto, vennero infine predisposte otto rondelle metalliche di rinforzo, così da impedire
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               che gli opportuni fori si lacerassero per la frizione del laccio.  A secondo di come veniva stret-
               ta la stringa, all’interno delle tre taglie principali, erano così regolate le sottotaglie, che come
               abbiamo detto erano dalla 55 alla 61. Il relativo numero in cifre arabe era inciso, tramite forel-
               lini, anche alla base interna destra della cuffia, così da rimanere visibile in fase di stoccaggio e
               distribuzione. In questo modo si andò a colmare la precedente grave mancanza organizzativa,
               fino ad allora esistente.
                  Tra la pelle e il metallo era applicato un anello di feltro di colore giallastro. Era dentato in
               modo sfalsato rispetto alle lingue di cuoio. Infine sempre dal cerchione completo, tra la calotta
               metallica e la parte esterna della cuffia, partivano verticalmente le due piccole lamine d’allumi-
               nio citate, alla cui estremità inferiore erano fissati i due anelli rettangolari, di colore grigio-ver-




               227 D. Bosi, op. cit., p. 44.
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