Page 330 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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330 I 100 ANNI DELL’ELMETTO ITALIANO 1915 - 2015
Militare del San Marco in Libano con retina Un milite libanese (a destra) indossa un 33 italiano
e telino mimetico sopra all’elmetto 33 tinto di accanto a un bersagliere con modello in fibra,
bianco. Notare un insolito soggolo in cuoio, ornato di telino azzurro e piumetto (operazione
probabilmente produzione d’arsenale marittimo. Leonte, 2006-oggi)
Modelli in fibra
Alla fine degli anni Ottanta, in relazione ai nuovi ed ampi scenari internazionali, si concre-
tizzò la necessità di sostituire l’ormai obsoleto modello 33 con nuovi manufatti più rispondenti
ai recenti impegni operativi, anche in relazione ai possibili scenari di guerra tecnologica e asim-
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metrica. Si è compreso come il trauma si respinge meglio attraverso materiali complessi, frut-
to di accurati e progressivi studi chimico-fisici, rispetto al meno elastico acciaio. Il materiale in
fibra organica a strati multipli è divenuto sinonimo di resistenza balistica e leggerezza. A parità
di peso, il kevlar ha resistenza fino a cinque volte quella dell’acciaio, oltre a sopportare molto
bene sia il calore sia le fiamme. Nacque così il nuovo elmetto, la cui caratteristica principale
risiedeva nella sopportazione alla penetrazione, anche di proietti dotati di elevata velocità. La
calotta interna divenne di poliuretano espanso, mentre quella esterna di kevlar con l’aggiunta di
bordatura in fibra di nylon e cuffia in pelle. Tali esemplari si caratterizzavano da paraorecchie e
visiera più accentuate rispetto al 33 (più simile piuttosto al modello 35 tedesco), così da offrire
una protezione il più completa possibile, mentre l’imbottitura era fissata con alcuni chiodi a
tutto spessore. 501
500 Anche se di fatto simile per struttura e impiego, in questa sede non è stato affrontato il caso del casco da carristi
di nuova generazione, visto che i precedenti in cuoio esulavano dalla presente trattazione. Si rimanda quindi
l’esame ad un’eventuale prossima pubblicazione, specifica sui suddetti caschi.
501 E. Bossi-Nogueira, Storia dell’elmetto italiano, op. cit., p. 57; D. Bosi, op. cit., p. 173.

