Page 334 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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334                            I 100 ANNI DELL’ELMETTO ITALIANO 1915 - 2015



                  Per la tipologia di impiego delle truppe paracadutiste, l’elmetto non presentava protrusioni,
               cambi di contorni o rischiose bave ed era rivestito con un sistema di vernice dalla finitura du-
               revole. I bordi erano ricoperti con un basso profilo di estrusione di gomma neoprenica, la quale
               provvedeva ad una perfetta finitura. Le specifiche caratteristiche furono:
                  -  Protezione balistica/antischegge: V50 >650 m/s; antifiamma; resistenza UNI 7154; re-
                      sistente a proiettili cal. 9 FMJ 8.0g @ 425 ms-1 min; 44 Magnum LSWC 15.5g @ 425
                      ms-1 min
                  -  Peso: 1,400 Kg nella taglia media; 1,510 nella grande
                  -  Colore: Verde NATO
                  -  Misure: small (55-56), medium (57-59), large (59-61)
                  -  Calotta interna: in poliuretano espanso
                  -  Calotta esterna: in kevlar
                  -  Bordatura: in fibra di nylon e pelle conciata al cromo

                  -  Contratti: TP/430, TP MACH II
                  -  Dismissione dal servizio: almeno 5 anni (primo controllo), 2 anni (dopo primo controllo)

                  Visto che lo si è trovato all’interno dei dati tecnici, non si può tralasciare di citare il siste-
               ma STANAG (Standardization Agreement): un vero e proprio «accordo sulle norme» militari
               dell’Alleanza atlantica. Si è capito che non si può operare in un contesto multinazionale, se
               ciascuno utilizza regole, misure e organizzazioni differenti. Si è venuto così a formare un pro-
               tocollo comune, aperto e sempre aggiornato, da cui all’occorrenza attingere in caso di necessità
               per tutti gli ambiti logistici e operativi. Questa convenzione rende quindi uniformati e univoci i
               processi, i termini e le condizioni per l’organizzazione gerarchica, l’equipaggiamento e le pro-
               cedure tecniche in ambito militare tra i contingenti nazionali, membri dell’Alleanza atlantica.
               L’uso di un equivalente calibro NATO per le armi o la convertibilità piena tra i gradi delle varie
               Forze Armate internazionali, sono la testimonianza più lampante di questo programma. L’Italia,
               Paese dalla consolidata vocazione atlantica, ha provveduto ad adeguare in maniera appropriata
               i suoi processi, proprio per rispondere alle esigenze STANAG.
























                                           Diverse angolazioni dell’elmetto in kevlar
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