Page 85 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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PRIMA GUERRA MONDIALE 85
Il comandante Sirianni, con le insegne di grado all’alpina in occasione della consegna a Venezia
della bandiera di guerra al San Marco
Va poi precisato, inoltre, che sulle navi militari era presente una quantità variabile di elmetti.
Come dotazione di reparto, relativa al pezzo d’artiglieria impiegato, essa veniva utilizzata a
rotazione dall’equipaggio. In più, oltre all’uso per gli addetti alle armi da fuoco e probabilmente
per il personale delle torrette, in via teorica il copricapo metallico era un corredo da fornire an-
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che alle potenziali unità anfibie. Abolito nel 1878 il corpo di Fanteria Real Marina, gli sbarchi
operativi erano appannaggio dei quei marinai del Corpo equipaggi, appositamente addestrati,
che a rigore di logica avrebbero – nel periodo del conflitto mondiale – dovuto indossare proprio
gli elmetti. Per via del tipo di guerra navale, che avvenne lungo le coste dell’Adriatico, nessuno
sbarco fu realizzato da parte dei marinai italiani e quindi non vi furono distribuzioni di copri-
capi metallici come dotazione individuale. Tuttavia come si andrà a evidenziare più di seguito,
a proposito della Monografia sull’uso delle buffetterie e del telo mimetico per tenda del 1931,
l’elmetto per i marinai da sbarco era ben presente, anche se mai citato esplicitamente.
152 L. Fulvi-T. Marcon-O. Miozzi, op. cit., pp. 13-18; S. Ales, Il Corpo Fanteria Real Marina, op. cit.

