Page 449 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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Poi, fu intensa la raccolta di documentazione sulla storia e sulle vicende
dell’Arma del genio in tempo di pace e in tempo di guerra, sottoposta a un trat-
tamento spesso non pertinente alla natura degli archivi e considerata alla stessa
stregua dei cimeli e dei ricordi, come affiora dalla semplice lettura di un censi-
mento effettuato da chi scrive nel 2004, che si presenta proprio allo scopo di
evidenziare le caratteristiche del patrimonio documentario conservato, la consi-
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stenza e il suo stato di ordinamento o di frammentazione .
2009 (Sui campi di battaglia, 35). Infine, cfr. arChivio Centrale dello stato [d’ora in poi
ACS], Archivi fascisti, Segreteria particolare del duce, Carteggio ordinario, 1922-1943,
b. 351, fasc. 123.333.
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Al momento della rilevazione l’Istituto, sottoposto dal 2002 alle dipendenze del
Comando militare della Capitale, comprendeva l’archivio storico documentale, l’archivio
storico iconografico, l’archivio fotografico, la biblioteca, il Museo storico dell’arma del
Genio e il Museo storico dell’architettura militare. Si segnala, inoltre, la presenza, non
quantificabile, di cartoline e calendari militari e di documentazione, anche originale, nel
settore espositivo. Cfr. s. trani, Il patrimonio archivistico dei musei e degli istituti di
cultura dell’Esercito italiano. I risultati di un primo censimento circoscritto a Roma, in
«Bollettino dell’Archivio dell’Ufficio storico», VIII (2008), 15-16, pp. 27-80.

