Page 25 - Il sogno del volo - Dalla Terra alla Luna. Da Icaro all'Apollo 11
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la lunghezza che la galleria da mina avrebbe dovuto avere
                                                                       per provocarvi una breccia.
                                                                        Sempre in forma nebulosa, oltretutto relative ad un pe-
                                                                       riodo  molto  più  remoto,  le  cronache  tramandano  di  un
                                                                       certo Wang Hu il quale,  in epoca Ming (XIV-XVII secolo
                                                                       a.C.), sorreggendo con le mani due aquiloni e sedendo su
                                                                       di una sorta di scanno sovrastante 47 razzi, immaginò che
                                                                       accendendoli in progressione avrebbe potuto sollevarsi in
                                                                       aria. Il tentativo fallì ma curiosamente fu ripreso come ve-
                                                                       dremo da un altro temerario a Costantinopoli, questa volta
                                                                       con felice esito.
                                                                        Le tracce di quei remoti aquiloni, disperse nelle crona-
                                                                       che degli ultimi ventidue secoli, appaiono per lo più coin-
                                                                       cidenti, primo presupposto dell’attendibilità: unico fatto-
                                                                       re comune l’impiego non di utopiche ali ma di un’ampia
                                                                       vela, simile a una gigantesca foglia, per sollevarsi spinta da
                                                                       un intenso vento. Un adeguato telaio, equivalente aereo
                                                                       dell’albero e del pennone navale, dava all’insieme il con-
                                                                       notato di un grande aquilone, abbastanza ampio da poter
                                                                       innalzare e sorreggere un pilota tramite un’imbracatura.
                                                                        Forse poteva anche essere questa, la macchina volante
                                                                       escogitata da Dedalo e tramandata da Sofocle, Euripide ed
                                                                       Aristofane. Nessuna difficoltà a ricavarne la giusta dimen-
                                                                       sione per renderla idonea a sollevare il peso umano e alla
                                                                       prima folata più intensa, i due grandi aquiloni si alzarono










               Han-Xin, si sia così esibito dinanzi al suo esercito innesca,
               perciò, un sarcastico sorriso. L’atteggiamento si tramuta
               istantaneamente in allibita incredulità allorché apprendia-
               mo la data dell’evento: 206 a.C. Senza dubbio i Cinesi ci
               hanno  abituato  ad  innumerevoli  primizie  tecnologiche,
               dalla stampa alle banconote, dalla polvere da sparo alla
               bussola,  dalla  seta  agli  spaghetti  ma  che  abbiano  addi-
               rittura solcato le vie del cielo con un mezzo più pesante
               dell’aria, mentre Publio Cornelio Scipione scacciava i Car-
               taginesi dalla Spagna, ha tutta l’aria di una favola. Solo a
               prima vista, però: infatti indagini meno sommarie e meno
               convenzionali  sembrano  accreditare  l’evento!  Fatte  le
               debite puntualizzazioni, la performance di Han-Xin non
               solo non va esclusa a priori e forse ritenuta probabile ma,   Nella pagina a fianco: sopra, Erwin Rommel di fianco al Fieseler Stor-
               soprattutto, si colloca a capofila di una serie di analoghe.   ch che utilizzava per raggiungere le truppe; sotto, Geroge Bush dopo
               Altre cronache più antiche, però, ridimensionano l’evento   l’atterraggio col S-3B Viking sulla portaerei Abraham Lincoln.
               precisando che Han-Xin fece sorvolare ad un suo aquilone   In alto: antico disegno raffigutante il generale Han-Xin.
               le mura di una città assediata per stabilire con precisione   Sopra: Wang Hu alle prese col suo “veicolo” volante.



                                                                                                           capitolo primo      2 5
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