Page 9 - Il Controllo del Territorio - da Federico II di Svevia all'Arma dei Carabinieri
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PRESENTAZIONE






















                 È con vero piacere che presento questo quarto volume    La nominale sudditanza di quello che ormai era “il ci-
               appartenente alla collana editoriale dello Stato Maggiore   mitero delle città” all’Impero di Bisanzio, legittimo erede
               della Difesa dedicato all’interazione fra la storia militare e   del simmetrico occidentale, non modificò se non in peggio
               la storia della scienza.                                la situazione: al di fuori dei grossi insediamenti costieri
                 Il tema affrontato dall’ing. Flavio Russo è stavolta il con-  murati, vere isole nel mare longobardo, e di poche altre
               trollo del territorio e la custodia della legalità, analizzato at-  aree periferiche la Penisola restò a discrezione dei nuovi
               traverso la storia e la struttura dei castelli federiciani, il pri-  padroni.
               mo esempio di un tentativo di ricostituire una unità politica,   Il collasso dell'economia e il sostituirsi del diritto della
               ed una legalità statale, nell’Italia medievale, l’Italia dei co-  forza alla forza del diritto determinò, oltre alla generale
               muni, del Papato, dell’Impero e delle crociate di Terrasanta.  insicurezza, una situazione di crisi che sfociò anche nella
                 Con il dissolversi dell’Impero Romano d’Occidente nel   decimazione della popolazione.
               V Secolo d.C. erano svanite infatti anche le sue forze arma-  L’avvento della cavalleria, quale soluzione obbligata per
               te regolari, peraltro già da tempo assorbite quasi comple-  disporre di un embrione di forza armata regolare, si di-
               tamente dalla difesa degli sterminati confini centro-euro-  mostrò presto inadeguata allo scopo. L’avvento del feuda-
               pei. Si tentò perciò di delegare il controllo del territorio, in   lesimo provocò la definitiva frammentazione del potere e
               particolare della parte meridionale della Penisola, ormai   di quanto restava delle capacità di controllo del territorio.
               a tutti gli effetti remota retrovia dell’Impero che ha capi-  Tale scenario non trovò nei Normanni, nel frattempo so-
               tale a Costantinopoli e piagata da frequenti episodi di cri-  praggiunti, significativa opposizione: fu solo dopo l’ascesa
               minalità, a improvvisate formazioni miliziane locali. Con   al potere di Federico II di Svevia che iniziò una prima vera
               estemporanee misure di giustizia sommaria si provò a con-  opera di contrasto.
               trastare tale clima, finché pure quegli estremi tentativi non   La sua concezione, ispirata a quella statuale romana,
               furono resi inefficaci dall’insediarsi di quelle che vengono   concepiva lo Stato come regno di un sovrano assoluto e il
               comunemente definite popolazioni barbare, in particolare   territorio che lo costituiva come sua esclusiva pertinenza
               dei Longobardi.                                         per il rispetto della legge da parte di tutti i sudditi. Non
                 Questi, superate le residue e debolissime resistenze, si   vi sarebbero state più isole di impunità e sudditi differen-
               ritrovarono intorno al VI-VII secolo, padroni di un vasto   ziati di fronte alla certezza del diritto, né sarebbero stati
               territorio, di gran lunga eccedente la loro capacità di gover-  tollerati potentati locali appoggiati da torri e castelli, eretti
               no. Ne scaturì una miriade di ducati, insediati più o meno   autonomamente e difesi da eserciti privati. Ogni fortifica-
               precariamente in un ambiente talvolta ostile ma di certo   zione doveva appartenere allo Stato e, se privata, andava
               non favorevole, la cui nascita fu dettata essenzialmente da   tassativamente espropriata o demolita. Ogni forza armata
               esigenze militari, in quanto i duchi erano innanzitutto co-  doveva essere dello Stato, fedele e ubbidiente alle sue leggi.
               mandanti con il compito di completare il controllo del ter-  Ogni parte del territorio doveva sottostare al controllo di-
               ritorio e tutelarlo da possibili contrattacchi, tuttavia le loro   retto dello Stato. La concezione resuscitava, con gli oppor-
               lotte intestine gettarono il seme della strutturale debolezza   tuni adattamenti, il diritto romano, rimasto in sordina per
               del potere regio longobardo.                            oltre sette secoli, costituendo una rivoluzione straordinaria



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