Page 45 - L'EROE SENZA NOME - Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio
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Salvatore Orlando                                                                Il primo dopoguerra in Italia



                  Mezzogiorno che reagì a queste misure con un disagio
                  sociale sempre più crescente.
                  In questo contesto postbellico, il movimento operaio ac-
                  quisì una sempre maggiore consapevolezza della pro-
                  pria forza e del ruolo fondamentale che inevitabilmente
                  rivestiva e che era chiamato a svolgere. Lo scontro so-
                  ciale tra borghesia e proletariato era sempre più alimen-
                  tato da una dilagante precarietà economica rimarcata
                  dall’inflazione, dal rincaro dei prezzi, dalla crescente
                  disoccupazione e dal sempre più elevato numero di fa-
                  miglie che erano sprofondate nella più totale miseria.
                  Il pesante tributo che il mondo contadino era stato chia-
                  mato a pagare nei decenni di protezionismo industriale,
                  con le grandi emigrazioni di massa, vivendo spesso in
                  condizioni di povertà estrema, fu ulteriormente appesan-
                  tito dal tributo di sangue che la guerra aveva reclamato.
                  Le esperienze condivise nelle trincee diedero vita a una
                  nuova solidarietà che si espresse nella comune azione di
                  giustizia e nella speranza di un avvenire migliore.
                  La propaganda bellica aveva alimentato queste aspet-
                  tative attraverso slogan quali “la terra ai contadini”, una
                  mirata azione da parte della stampa, avvalorata dalle
                  stesse autorità militari, che fece scattare alla fine del
                  conflitto una forte e dilagante azione di protesta volta a
                  eliminare il latifondo, a chiedere una redistribuzione
                  delle terre incolte e a ridisegnare la gestione delle
                  aziende agricole alle quali i lavoratori chiedevano una
                  diversa considerazione del loro peso come forza lavoro.
                  Al tempo stesso, anche la piccola e media borghesia ur-  I plenipotenziari austro-ungarici accedono a Villa Giusti (PD) per la
                  bana si sentiva trascurata, ignorata nei sentimenti e    firma dell’Armistizio
                  negli interessi. L’inflazione, che durante la guerra aveva
                  subito una brusca inpennata, aveva drasticamente ri-     mento dei quadri militari alla fine del conflitto, molti
                  dotto il potere d’acquisto delle retribuzioni di pubblici   giovani ufficiali, soprattutto coloro che erano transitati
                  impiegati e insegnanti, tanto da trovarsi in condizioni   in servizio attivo per meriti di guerra, improvvisamente
                  economiche fortemente svalutate rispetto a categorie so-  si trovarono a vivere un senso di precarietà e insoddi-
                  ciali che in precedenza soffrivano condizioni economi-   sfazione. Tale fattore suscitò in loro un senso di tradi-
                  che subalterne.                                          mento da parte della politica che non riconosceva a chi
                  I sentimenti patriottici che ci si aspettava permanessero   aveva combattuto i lunghi anni di fatiche e sacrifici.
                  negli animi della borghesia italiana vennero disattesi   Nel Paese, fino a quel momento inconsapevolmente te-
                  dal capovolgimento delle condizioni sociali che si erano   nuto in piedi dalla esultanza generata dalla Vittoria, si
                  andate determinando. Questi sentimenti coinvolsero       diffuse un pericoloso turbamento morale e politico, che
                  anche molti ex combattenti, che vedevano nella situa-    di certo non facilitò l’adozione delle necessarie misure
                  zione politica che si stava delineando preoccupanti in-  per avviare la ripresa economica e il riassetto interno
                  certezze. Con l’affermarsi dei partiti progressisti, che   nazionale.
                  non avevano mai tenuto nascosta la loro contrarietà alla   L’operazione di smobilitazione, avviata nel dicembre del
                  guerra e il loro antinazionalismo, il sentimento di rabbia   1918, non fece altro che incrementare il sentimento di
                  generato dalla crisi in corso venne riversato sui militari   malcontento che ormai abbracciava tutto il tessuto so-
                  considerati i soli responsabili della situazione in cui   ciale. La necessità di riportare l’organismo militare alle
                  stava sprofondando l’Italia.                             proporzioni del tempo di pace, riducendo drasticamente
                  Anche l’ambiente militare soffriva dei cambiamenti che   sia l’organico del personale sia le enormi spese dell’era-
                  si stavano verificando al suo interno. Con il congeda-   rio per il mantenimento delle armi e dei mezzi, avrebbe





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