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L’EROE SENZA NOME                                                        Il Milite Ignoto simbolo del sacrificio



                                                                     lavorazione, fattore, questo, che la crisi economica e so-
                                                                     ciale imponeva.
                                                                     Una moltitudine di militari si trovò così ad affrontare
                                                                     un percorso di collocamento in congedo che, data la sua
                                                                     lentezza, non fece altro che incrementare sentimenti di
                                                                     profondo risentimento nei confronti della politica e dei
                                                                     suoi piani per arginare le enormi difficoltà del Paese.
                                                                     Ciò che fu più evidente in questo difficile momento sto-
                                                                     rico fu senza dubbio l’incapacità della politica di capire
                                                                     cosa stava avvenendo in seno al Paese, cieca di fronte
                                                                     al dilagare di movimenti sovversivi che miravano a in-
                                                                     debolire e travolgere la struttura stessa dello Stato, ir-
                                                                     ridendo gli immensi sacrifici sostenuti in quei lunghi
                                                                     anni di guerra e mortificando gli ideali patriottici come
                                                                     fulcro della coesione della Nazione. Mentre in un primo
                                                                     momento le agitazioni operaie si limitarono a cercare
                                                                     un dialogo sul fronte economico, in maniera repentina
            Una manifestazione di protesta di reduci della Grande Guerra
                                                                     si passò al dilagare dei disordini sociali che, in un tale
                                                                     clima di malcontento e sempre più su vasta scala, de-
            comportato di riversare nel Paese centinaia di migliaia   generò in violenze e conflitti con la forza pubblica, il
            di uomini, che necessitavano di essere reintegrati nel   cui unico scopo era quello di indebolire l’autorità del
            tessuto lavorativo civile.                               Governo e minare pericolosamente gli stessi istituti de-
            Il momento economico che si stava vivendo non era        mocratici e parlamentari.
            però dei più favorevoli per avviare questo processo, poi-  Chiedendosi come il Paese sia potuto sprofondare in que-
            ché il passaggio dalle produzioni di guerra alla norma-  sto caos sociale, la risposta non può limitarsi solo alla
            lità della pace imponeva la chiusura delle fabbriche e   guerra in quanto tale. Ciò che in Italia venne a difettare
            l’abbattimento, al minimo indispensabile di ogni tipo di   dalla fine del 1918 fu, senza ombra di dubbio, la cristal-




































            Carabinieri in servizio di ordine pubblico nei territori liberati



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