Page 355 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO TREDICESIMO




                  trasmissione vocale consentita dagli apparati radio a onda continua. Trattative per la fornitura di
                  apparati radio per comunicazioni vocali erano iniziati sin dalla metà del 1917, tra l’Ispettorato
                  Telegrafico e le ditte Marconi e SFR.  Due apparati della Marconi Wireless giungono a Genova
                                                    14
                  a dicembre di quell’anno e le prove anche per paragonarne le prestazioni con quelle del sistema
                  francese, iniziano nei primi mesi del 1918.
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                  I diari dell’Ispettorato STM forniscono numerose notizie sulle sperimentazioni condotte da Cesare
                  Bardeloni e lo stesso Ronge riferisce su un ascolto avvenuto il 5 ottobre del 1918 di due stazioni
                  italiane i cui operatori conversano, scambiandosi informazioni a proposito di una “Scuola di
                  intercettazione”.  Insomma, i problemi di Intelligence continuano a sussistere, com’era d’at-
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                  tendersi, anche per la radio telefonia, tanto che una decisa opposizione all’impiego di questa
                  modalità si manifestava da parte di alcuni comandi, a causa della difficoltà incontrata all’epoca
                  per cifrare le comunicazioni vocali.
                  Tuttavia, le sperimentazioni di radiotelefonia bidirezionale realizzate al fronte occidentale, nelle
                  comunicazioni tra mezzi mobili - come aerei e carri armati - e tra questi ultimi e i loro comandi,
                  hanno posto le premesse per una svolta epocale nel modo di condurre le operazioni militari. 17

                  i reparti “i. r. t. e crittografico d’armata”
                  Le potenzialità della rete di radiocomunicazioni austriaca e l’aumento del traffico radio eviden-
                  ziati dai rilevamenti radiogoniometrici, nei primi mesi del 1918, inducono il Servizio informa-
                  zioni a promuovere, con l’assistenza di Sacco, un nuovo “Ordinamento del servizio di intercet-
                  tazioni radiotelegrafiche, radiogoniometria e decrittazione dei dispacci nemici”.
                  Nella premessa della comunicazione che annuncia la decisione del Comando Supremo ai Comandi
                  d’Armata e all’Ispettore Capo del Servizio Telegrafico Militare, si legge:

                        La tendenza generale, manifestatasi presso tutti gli eserciti belligeranti, verso l’impiego
                        sempre più ampio di piccole stazioni radiotelegrafiche come mezzo di comunicazione dei
                        reparti di prima linea, conseguenza della crescente violenza dei bombardamenti di artiglie-
                        ria, rende possibile una maggiore utilizzazione delle intercettazioni RT come fonte preziosa
                        di informazioni sul nemico. Di qui la sentita necessità di estendere il numero dei posti di
                        ascolto RT e radiogoniometrici nelle vicinanze della linea nemica, e di decentrare il servizio
                        in modo di rendere più rapida e fruttifera la utilizzazione dei risultarti.
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                  Presso ciascuna Armata si costituisce un Servizio I. R. T. (Intercettazioni Radio Telegrafiche) dotato
                  anche di stazioni radiogoniometriche e si distacca dal Reparto crittografico almeno un Ufficiale,
                  specialista in crittografia, dipendente dal Servizio Informazioni dell’Armata che provvede, ove pos-
                  sibile, a decrittare i dispacci nemici e a inviarli, insieme a quelli non decrittati al Reparto di Roma.
                  Il nuovo ordinamento porta così a compimento il decentramento delle attività crittografiche ini-
                  ziato l’anno precedente, quando personale esperto in crittografia era stato distaccato presso la 1
                                                                                                         a
                  Sezione Radiogoniometrica. Le funzioni crittografiche degli Ufficiali distaccati comprendono

                  14   Comando Generale del Genio, lettera al Reparto Operazioni, Stazioni radiotelefoniche campali, Prot. Ris. 5710, 5 agosto
                  1917, ISCAG, Racc. 234. In questa lettera si esclude la possibilità di sperimentare un altro apparato proposto dai Fratelli
                  Marzi.
                  15   Ufficio Marconi al Reparto Operazioni, Ufficio Tecnico, Complessi radiotelefonici trasmittenti, 6 dicembre 1917, ibi-
                  dem. Gli apparati Marconi hanno una portata dichiarata di 20 km con antenne di circa 20 m, alte 7 m sul suolo; la portata si
                  riduce con antenne di minori dimensioni spesso necessarie per impieghi in prima linea.
                  16   M. Ronge, Der Radiohorch, op cit., p. 40.
                  17   Peter J. Hugill, Le comunicazioni mondiali dal 1944, Feltrinelli, 1999, p.195 - 222. L’Autore vede in queste comunica-
                  zioni il primo esempio di C  (Comunicazioni, Comando e Controllo) a livello tattico.
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                  18   Servizio Informazioni, Ordinamento Servizio Intercettazioni Radiotelegrafiche, Circolare Prot. 2438P del 22 aprile 1918,
                  ISCAG, Racc. 226.


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