Page 126 - La Regia Marina nell Isole Ionie aprile 1941 - settembre 1944
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compreso il comandante Ostuni e il tenente  Martini (quest’ultimo riuscì  a
            mimetizzarsi).
                  Il 28 arrivò a Brindisi, dalle isole, una motobarca greca; a Otranto giunse
            una motolancia di salvataggio della motonave Probitas, affondata il 26 settembre
            a Santi Quaranta,  con tre attacchi consecutivi di Stukas.  A bordo  di
            quest’ultima c’erano un militare e 17 civili. Il 30 giunse a Otranto un moto-
            veliero greco, proveniente dall’isolotto di Fanò, con a bordo 7 militari di una
            Stazione di Vedetta di Corfù, un fanalista italiano, 21 militari dell’Esercito e 5
            greci.
                  Anche il personale catturato a Corfù subì perdite durante il trasferimento
            via mare in Grecia; il 30 settembre una nave trasportò 1588 prigionieri al Pireo.
                  La motobarca  Zaira, di proprietà di Spiridione Bonetti, comandata dal
            capitano Mileiade Politi, trasportò a Goumenissa 69 ufficiali, che furono
            eliminati e messi in sacchi poi gettati a mare.
                                                                                    a
                  Il sottotenente Virginio Terreni, con quasi tutta la sua sezione della 333
            batteria antiaerea da 20, riuscì a imbarcare su due imbarcazioni e, con vele di
            fortuna, raggiunse l’Italia.
                  Il 4 ottobre partì per  Goumenissa il primo gruppo di 100 ufficiali,
            compreso il tenente Martini, sul dragamine  Ida Angela, della Squadriglia  di
                                                      (41)
            Corfù, catturato il 9 settembre a Goumenissa,  dove si trovava per imbarcare
            truppe di guarnigione a Corfù che rientravano da un corso tenutosi a Gianina.
            Gli ufficiali proseguirono il giorno  dopo in camion per Gianina, quindi per
            Fiorina, dove avvenne la ricognizione bagagli con relativi furti e sottrazioni e
            dove vennero rinchiusi sotto una tettoia prima adibita a soggiorno quadrupedi.
            I circa 1000 prigionieri presenti, provenienti da Corfù, furono tenuti separati
            dagli altri sotto tale tettoia. L’8  ottobre i provenienti da Corfù furono
            concentrati in una caserma in città. Il 10 furono interpellati sulle loro scelte:
            due decisero di combattere a fianco dei tedeschi  e circa 50 optarono per il
            lavoro. Il 13 avvenne la partenza in vagone merci – 45 per vagone – verso la
                     (42)
            prigionia.

                  (41) Notizia contenuta nella relazione del tenente Martini, ma inesatta, perché
            con tale mezzo giunse a Corfù il tenente delle Capitanerie di Porto Chilò.
                  (42) Il tenente di vascello Enrico Martini giunse a Deblin Irena il 28 ottobre. Vi
            rimase fino alla fine di  dicembre. Il 24 di quel  mese  vi fu la visita di un generale
            italiano e dell’ex prefetto Vaccaro per chiedere l’adesione. Fra gli altri aderì il capitano
            commissario Mariani  del Comar Prevesa. Il 10 gennaio 1944 il tenente Martini fu
            trasferito all’Ari Lager (Oflag 77). Il 13 marzo avvenne un nuovo trasferimento – 60
            per vagone – a Bremervörde, dove gli uomini giunsero il 18. Andarono a piedi per

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