Page 13 - La Regia Marina nell Isole Ionie aprile 1941 - settembre 1944
P. 13

Marialbania informava che il Comando dell’Armata Speciale richiedeva di
            sbarcare truppe a Goumenissa. Specificava  che  Corfù non faceva parte del
            territorio che si era arreso.
                  Il precipitare degli eventi diede una svolta immediata  alla situazione
            anche sul fronte italo-greco e richiese provvedimenti rapidi, quale l’intervento
            diretto italiano in Iugoslavia.
                  Sul fronte greco l’Esigenza 4 B risultò superata e, il 28 aprile, lo Stato
            Maggiore dell’Esercito ordinò la distruzione della direttiva dell’Esigenza e degli
            ordini relativi, ciò che la Marina fece il 5 maggio.
                  Nei volumi dell’Ufficio Storico dell’Esercito è riportato quanto ebbe a
            dichiarare Mussolini alla Camera dei Fasci e delle Corporazioni il 10 giugno
            1941, nell’anniversario dell’entrata in  guerra. Facendo un esame di quanto
            avvenuto nell’anno, non tralasciò  di commentare quanto fatto dalla Regia
            Marina con le seguenti parole:

                  “L’opera della Regia Marina per organizzare e proteggere il traffico fra i
                  porti di Bari e Brindisi e quelli di Valona, Durazzo, S. Giovanni di Medua
                  è qui documentata. I piroscafi hanno compiuto 1.360 traversate. Le
                  scorte effettuate dal nostro naviglio sottile sono state 1.070. Sono stati
                  trasportati 560.603 fra  ufficiali e  soldati, 1951 automezzi, 83.072
                  quadrupedi, 740.150 tonnellate di merci. Perché  le truppe in Albania
                  potessero vivere e combattere dovevano  sbarcare una media di 4.000
                  tonnellate al giorno (escluse armi e munizioni). L’ammiraglio Sportiello
                  da una parte e il generale Scuero dall’altra hanno assolto brillantemente
                  questo difficile compito. Che noi fossimo padroni quasi incontrastati
                  dell’Adriatico è  dimostrato  dalle  cifre modeste  delle nostre perdite.
                  Piroscafi affondati dal nemico n. 17 per un tonnellaggio di 67.000 tonnellate;
                  torpediniere affondate 3 per un tonnellaggio di 2.400 tonnellate; piroscafi
                  sinistrati 5 per complessive 5.000 tonnellate; torpediniere sinistrate 6 per
                  un tonnellaggio complessivo di 5.000 tonnellate; morti e dispersi tra
                  truppe ed equipaggi 295 unità, pari al 0,05% della massa trasportata.
                  Anche per ciò che ha fatto nel basso Adriatico e per il suo essenziale
                  contributo alla vittoria, la Marina merita la profonda ammirazione del
                  popolo italiano”. (5)


                  (5) Secondo i dati riportati in P.F. Lupinacci (compilatore), La difesa del traffico
            con l’Albania, la Grecia e l’Egeo (vol. IX), Ufficio Storico della Marina Militare, Roma,
            1965, p. 47, le navi mercantili compirono 2965 viaggi, per trasportare 487 080 militari,
            14 186 civili, nonché 584 392 t di materiali e merci varie.

                                                                                  11
   8   9   10   11   12   13   14   15   16   17   18