Page 138 - La Regia Marina nell Isole Ionie aprile 1941 - settembre 1944
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ZANTE
                                    (relazione CIS Marimorea)

            Comandante del Presidio era il generale di brigata Paderni. La Marina vi aveva
            un Ufficio Porto. Erano presenti tre dragamine (secondo la relazione del co-
            mandante Barone, solo due) della XXXVII Flottiglia dragaggio (sottotenente di
            vascello Tortorici).
                  Vi era dislocato un reparto di artiglieria con cannoni da 105, con marinai
            in addestramento.
                  Era previsto il rinforzo del presidio (circa 4250 uomini) con due batta-
            glioni (uno tedesco e uno italiano), in arrivo da Patrasso.
                  Il mattino del 9, senza scorta, giunse da Patrasso il piroscafo  Re
            Alessandro, con a bordo il battaglione tedesco; non giunse, invece, il battaglione
            italiano.
                  Alle 091100 giunse la torpediniera  Monzambano, in ritardo, che doveva
            scortare il Re Alessandro, e un altro piroscafo. Il comandante della torpediniera
            consigliò al comandante del piroscafo italiano di allontanarsi. La torpediniera
            proseguì per Taranto, dove giunse il 10 mattina.
                  Le unità dragamine ricevettero l’ordine di  raggiungere l’Italia ma,  già
            piantonate dai tedeschi, poterono solo essere danneggiate. Alle 12 la situazione
            locale era già risolta a favore dei tedeschi.
                  Il pomeriggio il generale informò Cefalonia (il sottotenente di vascello Di
            Rocco) che aveva ricevuto l’ordine di cedere le armi. Il Re Alessandro si muove e
            va a incagliarsi.
                  Il 10 il comandante Tortorici comunicò  a Cefalonia la decisione del
            presidio di cedere le navi e le unità ai tedeschi. Il 14 settembre iniziò lo sgom-
            bero, via mare, del presidio  italiano verso la  Grecia continentale. Il  15
            settembre il piroscafo Elsi trasferì 1700 uomini da Zante al Pireo.
                  Il sottotenente del Genio minatori Alberto Germani, dopo la consegna
            delle  armi, con un gruppo di 18 genieri giunse a Cefalonia, Capo Munda.
            Saranno tutti fucilati il 22. Dopo l’armistizio scomparvero a Zante un sotto-
            capo e tre marinai. (46)



                  (46) Erano il marò Giuseppe Genio  (scomparso il 9  settembre), il marò
            Salvatore Pignataro (23  settembre), il  sottocapo  segnalatore  Sebastiano Bottaio (24
            settembre). Il marò Lorenzo Gambacorta fu prigioniero dei tedeschi; morì il 10
            gennaio 1945.

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