Page 193 - Lanzarotto Malocello from Italy to the Canary Islands
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dall’Italia alle Canarie                                              193



               numero delle parole. Per di più le sei facciate (corrispondenti a tre dei pre-
               cedenti testi) si riducono ad una compilazione delle fonti precedenti con
               due soli elementi nuovi:
               a)  il Pescio è il primo italiano a contestare la tesi della cartografia del 1455
                  a cura di Bartolomeo Pareto quale prima carta riportante le Canarie:
                  egli all’incipit del capitoletto dimostra come quest’ultima carta proven-
                  ga dal “Portolano Mediceo” del 1351 ad opera di un anonimo genovese
                  e poichè è proprio questa carta a riportare Lanzarote con la bandiera di
                  Genova stesa, ne conclude per l’anteriorità della scoperta ad almeno un
                  secolo prima di quanto si creda.
               b) Sempre il Pescio (a conclusione delle sei pagine suddette) cita il ca-
                  valiere normanno “Giovanni di Betlencourt” che nel 1402 ottenne la
                  signoria sull’Isola ove approdò ed in cui non meglio precisati compagni
                  vi avrebbero trovato “un vieux chastel que Lancelot Maloisel avait ja-
                  dis fait faire a ce que l’on dit”, cioè un vecchio castello, perché doveva
                  avere già parecchi decenni e che proprio questo cavaliere ben sapeva
                  essere stato costruito dal “Maloisel”, di talchè – conclude il Pescio –
                  Lanzarotto doveva avervi abitato per anni prima di tornare a Genova
                  nel 1330.

               4) sedici anni dopo il Pescio, un quarto ed ultimo autore italiano apportò
                  degli elementi originali mai citati prima nelle fonti italiche.
                  Parliamo dell’ottima opera di Rinaldo Caddeo, Le Navigazioni Atlanti-
               che di Alvise da Cà da Mosto, Ediz. Alpes Milano 1928.
                  Il testo in sé non è eccessivamente lungo ma è zeppo di elementi nuovi,
               poiché, nel capitolo II – La scoperta degli arcipelaghi atlantici nei secoli
               XIII e XIV, dedica cinque pagine al Malocello (da pag. 53 a pag. 57) che
               possiamo così sintetizzare:
               a)  Lanzarotto sarebbe approdato a Lanzarote non prima del 1310 (a so-
                  stegno della data il Caddeo cita: il D’Avezac, che la fa risalire al 1275,
                  il Codine che afferma anch’egli tale data, il Desimomi “tra la fine del
                  Duecento e l’inizio del Trecento”, il Kunstmann tra il 1346 e il 1351).
               b) Lanzarotto  Malocello  sarebbe nativo  di  Varazze,  perché  il Caddeo
                  riporta una coeva lettera di risposta dell’allora Podestà di Varazze A.
                  Laiolo in cui quest’ultimo scrive: “a Varazze l’onore di essere stata la
                  culla di sì impavido marinaio”
               c)  Il Caddeo riporta un passo del De La Ronciere (Historia de la Marine
                  Francaise, Paris 1914, Vol III, pag. 104)in cui si afferma che i discen-
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