Page 261 - Lanzarotto Malocello from Italy to the Canary Islands
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dall’Italia alle Canarie 261
to Medioevo ne avrebbe portato alla perdita della memoria storica, finché
nel ’300 furono “di nuovo” riscoperte. Quest’autore giustifica la propria
tesi con il ricordo mitico delle perdute “Isole Fortunate” che andrebbero
identificate con le Azzorre e le Canarie. La tesi è senza dubbio suggestiva
(anche perché darebbe una soluzione logica al mito delle Isole Fortunate
o Felici), tuttavia non ci sono riscontri (quali reperti Fenici o Greci trovati
sulle isole) tali da poter suffragare questa tesi, sicchè siamo ancora nel
mero campo delle ipotesi.
Comunque, per concludere sui miti atlantici, non si può non parlare del
mito delle “Colonne d’Ercole” e qui occorre citare il recente studio del W.
Randles, “L’Atlantico nella cartografia e nella cultura europea del medio-
evo al rinascimento”, pag. 427-438, in”Los Fenicios y el Atlantico” – IV°
coloquio del Centros de Estudios Fenicio y Punicos, Madrid 2008, poiché
l’Autore ricorda come le Colonne d’Ercole si siano spostate nel corso dei
secoli: anzitutto l’astronomo arabo Alì ibn Ridwan (XI Sec) le pone a Ca-
dice ed altrettanto nel 1272 la General Historia di Alfonso X.
Verso il 1430 le mitiche Colonne si erano spostate a Madera, mentre nel
1425 Diego Gomez affermava essere a Sud di Capo Nun (nell’attuale Ma-
rocco). Subito dopo, alla metà del ’400, il mappamondo catalano conser-
vato alla Biblioteca Estense di Modena pone le Colonne all’isola di Capo
Verde, così come il Mappamondo di Fra Mauro del 1459 nella Biblioteca
Marciana di Venezia. Poiché, nel 1367 la carta nautica dei fratelli Pizigani
pone le Colonne nei pressi delle Azzorre, il Randles ne conclude che, col
passare dei secoli, le mitiche Colonne d’Ercole si siano spostate sempre
più a ovest, a causa delle continue scoperte geografiche causate dalle navi-
gazioni effettuate sempre più a lungo raggio.

