Page 89 - Lanzarotto Malocello from Italy to the Canary Islands
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dall’Italia alle Canarie 89
be difficile comprendere larga parte dei mutamenti politici e istituzionali
intercorsi tra Duecento e Quattrocento.
Il semplice studio della storia istituzionale di Genova non basterebbe
per comprendere le dinamiche e l’evoluzione del ceto dirigente cittadino:
solo attraverso il raffronto delle fonti ufficiali del Comune con la ricchissi-
ma ,contemporanea documentazione notarile che riguarda la sfera privata
dei componenti i clan genovesi, possiamo cercare di comprendere il qua-
dro d’insieme.
Quella dell’albergo era una struttura familiare orizzontale, fondata sul-
la condivisione del potere e sulla gestione dei beni comuni, attraverso cui
più famiglie si consorziavano in un unico clan, garantendosi maggiori pos-
sibilità di occupazione delle cariche pubbliche. Tale aggregazione era stata
favorita dalla forte conflittualità all’interno del gruppo di potere genovese
che costituì una costante di tutta l’epoca comunale.
Occorre anche considerare che tutta la feudalità presente sul territorio
ligure prima dell’affermazione dei comuni, non conosceva la primogenitu-
ra seguendo un sistema di condivisione del potere e di ereditarietà tra tutti
i figli maschi del feudatario.
Analogamente i domini acquisiti dai nobili genovesi erano in genere
ripartiti equamente tra tutti i maschi discendenti dal primo signore.
Pertanto, nella logica di una nobiltà civica e mercantile quale quella
genovese (cives nobiles genuenses) ove risultava fondamentale poter di-
sporre di quanti più rappresentanti possibili, sia per ricoprire le cariche
pubbliche, sia per dedicarsi ai commerci internazionali nel Mediterraneo
e in tutta l’Europa, il consolidamento della struttura orizzontale familiare
divenne lo strumento migliore per affermarsi nella vita pubblica.
Nell’organizzazione degli alberghi poteva succedere che famiglie mi-
nori fossero assorbite da una maggiore, assumendone il cognome e lo stem-
ma oppure che tutte, con pari dignità,assumessero un cognome ex novo.
I membri dell’albergo dovevano risiedere obbligatoriamente nella stes-
sa contrada, ove si affacciavano le torri, la domus magna, la loggia, il fon-
daco e spesso la chiesa privata della famiglia.
La nobiltà civica genovese, intesa come gruppo di potere i cui esponenti
si avvicendano in modo ereditario ed esclusivamentenell’esercizio delle
cariche pubbliche, cominciò a formarsi nel corso del XII secolo, con l’af-
fermazione del Comune di Genova, affiancando e sopravanzando l’antico
potere vescovile. Ove Genova trovò resistenza – per venire ai luoghi della
famiglia di Lanzarotto Malocello – fu senza dubbio nella rivalità con Sa-

